Lettera aperta al Presidente Mattarella sulla mozione n. 29 del Consiglio regionale veneto
Lettera aperta a S.E. il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella
Signor Presidente,
ci permettiamo di richiamare la Sua attenzione su un fatto che ha destato la nostra più viva preoccupazione. Il 24 febbraio il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato una mozione (n.29) con cui si chiede alla Giunta regionale di sospendere “ogni tipo di contributo a favore di tutte quelle associazioni che si macchiano di riduzionismo e/o di negazionismo nei confronti delle foibe e dell’esodo istriano fiumano e dalmata”.
Il documento ambisce a fissare l’inquadramento storico del fenomeno delle foibe e dell’esodo, riportando però dati numerici in contrasto con quelli su cui converge la storiografia più attendibile e avvalorando una tesi interpretativa univoca, quella della pulizia etnica e del genocidio, anch’essa scientificamente controversa. Si pretende così di imporre, su basi per altro storiograficamente infondate, una sorta di incontrovertibile “verità di Stato” e si arriva a prospettare per chi non si allinea la minaccia del ricorso alla normativa antinegazionista introdotta dal Parlamento nel 2016. Una legge nata per sanzionare sul piano penale i negatori della Shoah viene dunque brandita per un altro scopo. Sotto accusa viene messo anche un testo come il Vademecum per il Giorno del ricordo, elaborato da storici e storiche autorevoli dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza del Friuli Venezia Giulia. Consideriamo inaccettabile che implicitamente uno dei massimi studiosi dell’argomento, Raoul Pupo, già invitato al Quirinale nel 2012 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come relatore ufficiale in occasione del Giorno del Ricordo, possa venire adesso tacciato di “riduzionismo” e accostato di fatto a figure di negazionisti antisemiti come David Irving o Robert Faurisson.
È del tutto evidente che appaiare al “negazionismo” o alla “propaganda” di fatti criminali concetti assai più labili e ambigui come “riduzionismo” e giustificazionismo”, significa in realtà aprire la strada a inaccettabili abusi “interpretativi”, a scopo di censura, da parte di corpi politici o amministrativi.
La mozione approvata dal Consiglio Regionale Veneto si affianca ad un’altra analoga votata nel 2019 dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Si configura pertanto una tendenza pericolosa di manipolazione politica della storia. Ciò rappresenta un rischio gravissimo per la libertà di ricerca, il libero dibattito scientifico, e più in generale per la libertà di espressione nel nostro Paese.
È importante che gli italiani e le italiane conoscano le vicende drammatiche delle foibe e dell’esodo dei giuliani, dei dalmati e dei fiumani: non si può però consentire che una lettura di parte, ispirata a un timbro ultranazionalistico, risulti imposta a tutti per legge. Ciò, per altro, andrebbe in direzione contraria allo sforzo da Lei intrapreso con coraggio e determinazione per declinare la memoria delle foibe e dell’esodo quale memoria europea riconciliata, basata sul riconoscimento reciproco dei torti e delle violenze di cui le parti (Italia, Slovenia, Croazia) storicamente si sono rese responsabili, con lo sguardo rivolto in avanti, alla fattiva collaborazione nell’ambito dell’Unione europea. In questo senso abbiamo molto ammirato il gesto da Lei compiuto lo scorso luglio con la visita congiunta di Stato a Trieste, insieme al Presidente sloveno Borut Pahor.
Ci rivolgiamo quindi a Lei, Signor Presidente della Repubblica, pregandoLa di vigilare affinché scelte politiche come le mozioni approvate in Veneto e in Friuli Venezia Giulia non compromettano quel percorso e soprattutto non avvelenino il dibattito pubblico che deve poggiare su basi scientifiche, andando a ledere la libertà della ricerca e il diritto di esprimere pubblicamente i suoi risultati, beni preziosi, anzi fondamentali, per la salute di una società democratica.
Giulia Albanese – Università di Padova/Presidente dell’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea
Filippo Focardi – Università di Padova/Direttore scientifico Istituto nazionale Ferruccio Parri
Carlo Fumian – Università di Padova/Direttore del Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (Casrec)
Aderisci alla petizione scrivendo a libertaricerca@gmail.com
Aderenti delle Università venete:
Matteo Albanese, Università di Padova
Andrea Azzarelli, Università di Padova
Elena Bacchin, Università di Venezia
Antonella Barzazi, Università di Padova
Duccio Basosi, Università Ca’ Foscari Venezia
Giovanni Bernardini, Università di Verona
Federica Bertagna, Università di Verona
Marco Bertilorenzi, Università di Padova
Lucio Biasiori, Università di Padova
Andrea Brazzoduro, Università Ca’ Foscari Venezia
Mario Brogi, Università di Padova
Nicola Camilleri, Università di Padova
Renato Camurri, Università di Verona
Alessandro Casellato, Università Ca’ Foscari Venezia
Laura Cerasi, Università Ca’ Foscari Venezia
Alessandra Coppola, Università di Padova
Marco Fincardi, Università Ca’ Foscari Venezia
Monica Fioravanzo, Università di Padova
Giovanni Focardi, Università di Padova
Emilio Franzina, Università di Padova
Mario Isnenghi, Università Ca’ Foscari Venezia
Alba Lazzaretto, Università di Padova
Simon Levis Sullam, Università Ca’ Foscari Venezia
Valentine Lomellini, Università di Padova
Adelisa Malena, Università di Venezia Ca’ Foscari
Adriano Mansi, Università di Padova
Andrea Martini, Università di Padova
Marco Mondini, Università di Padova
Matteo Millan, Università di Padova
Santo Peli, Università di Padova
Rolf Petri, Università Ca’ Foscari Venezia
Stefano Petrungaro, Università Ca’ Foscari Venezia
Maurizio Reberschak, Università Ca’ Foscari Venezia
Maria Chiara Rioli, Università Ca’ Foscari Venezia
Simona Salustri, Università di Padova
Laura Schettini, Università di Padova
Giulia Simone, Università di Padova
Carlotta Sorba, Università di Padova
Giovanni Vian, Università Ca’ Foscari Venezia
Gilda Zazzara, Università Ca’ Foscari Venezia
Associazioni, enti, istituzioni
Istituto Nazionale Ferruccio Parri
Association for the Study of Modern Italy (Asmi)
Fondazione Ugo La Malfa
Associazione italiana di Public History (Aiph)
Società italiana delle Storiche (Sis)
Società italiana di Storia del Lavoro (Sislav)
Società italiana per la storia contemporanea dell’area di lingua tedesca (Siscalt)
Riviste
Contemporanea
Italia Contemporanea
Memoria e Ricerca
Passato e Presente
Quale storia
Ricerche Storiche e “ARS aps” (Amici di Ricerche Storiche)
Studi Storici
Storici e storiche
- Aldo Agosti, Università di Torino
- Fernanda Alfieri, Università di Bologna
- Margherita Angelini, storica
- Enrica Asquer, Università di Genova
- Nicola Antonetti, Università di Parma
- Dimitra Babalis, Università di Firenze
- Enrico Bacchetti, Isbrec
- Claudia Baldoli, Università statale di Milano
- Massimo Baioni, Università di Milano
- Natka Badurina, Università di Udine
- Fiammetta Balestracci, Vice-presidente Siscalt
- Paolo Barcella, Università di Bergamo
- Tommaso Baris, Università di Palermo
- Andrea Barlucchi, Università di Siena
- Francesco Bartolini, Università di Macerata
- Stefano Bartolini, Fare storia
- Alberto Basciani, Università di Roma Tre
- Annunziata Berrino, Università di Napoli Federico II
- Stefania Bertelli, Iveser
- Emmanuel Betta, Università di Roma La sapienza
- Roberto Bianchi, Università di Firenze
- Elisabetta Bini, Università di Napoli Federico II
- Agostino Bistarelli, storico, Italia contemporanea
- Bruno Bonomo, Università di Roma La Sapienza
- Elena Bonora, Università di Parma
- Aldo Borghesi, Università di Sassari
- Jean Boutier, Ehess Paris
- Francesca Brunet, Centro di Competenza per la Storia Regionale/Libera Università di Bolzano
- Daniela Luigia Caglioti, Università di Napoli Federico II
- Costanza Calabretta, Siscalt
- Stefano Calonaci, Università di Bologna
- Fulvio Cammarano, Università di Bologna
- Carlo Spartaco Capogreco, Università della Calabria
- Annalisa Capristo, studiosa e bibliotecaria, Roma
- Vittorio Cappelli, storico e scrittore
- Sandro Carocci, Università di Roma ’Tor Vergata’
- Carolina Castellano, Università di Napoli Federico II
- Tullia Catalan, Università di Trieste
-
Francesco Catastini, Ricerche Storiche
- Pietro Causarano, Università di Firenze
- Stefano Cavazza, Università di Bologna
- Silvia Cavicchioli, Università di Torino
- Annalisa Cegna, Università di Napoli l’Orientale
- Maria Stella Chiaruttini, Università di Vienna
- Lucia Ceci, Università di Roma Tor Vergata
- Gabriele Clemens, Universität Saarbrücken
- Alida Clemente, Università di Foggia
- Fulvio Conti, Università di Firenze
- Alessandra Coppola, Università di Padova
- Paul Corner, Università di Siena
- Philip Cooke, University of Strathclyde (Glasgow)
- Fulvio Cortese, Università di Trento
- Guido Crainz, Università di Teramo
- Deborah Cuccia, storica, Siscalt
- Barbara Curli, Università di Torino
- Niccolò da Lio, storico
- Ernesto de Cristofaro, Università di Catania
- Ester de Fort, Università di Torino
- Giovanni De Luna, Università di Torino
- Costanza D’Elia, Università di Cassino
- Marco De Nicolò, Università di Cassino
- Maurizio Degl’Innocenti, Università di Siena
- Mario Del Pero, Centre d’Histoire, SciencesPo Paris
- Claudio Della Valle, Istoreto
- Fabio De Ninno, Università di Siena
- Valeria Deplano, Università di Cagliari
- Michele di Donato, Università di Pisa
- Laura di Fabio, storica, Siscalt
- Matteo di Figlia, Università di Palermo
- Anna di Giannantonio, Isrec FVG
- Andrea Di Michele, Libera Università di Bolzano
- Andrea D’Onofrio, Presidente Siscalt/Università di Napoli Federico II
- Gabriel D’Ottavio, Università di Trento
- Edgardo Donati, Università di Firenze
- Emanuele Ertola, Università di Siena
- Ilaria Favretto, Kingston University, Londra, UK
- Eduardo Federico, Università di Napoli
- Lorenzo Ferrari, storico
- Enzo Fimiani, Università di Chieti
- Vinzia Fiorino, Università di Pisa
- Marcello Flores, Università di Siena
- Paolo Fonzi, Università del Piemonte Orientale
- Mauro Forno, Università di Torino
- Alessio Gagliardi, Università di Bologna
- Valeria Galimi, Università di Firenze
- Roberta Garruccio, Università degli Studi di Milano
- Bianca Gaudenzi, Istituto storico germanico Roma
- Umberto Gentiloni, Università di Roma La Sapienza
- Andrea Giardina, Scuola Normale Superiore Pisa
- Maria Chiara Giorgi, Università di Roma La Sapienza
- Agostino Giovagnoli, Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano
- Carlo Ginzburg, Scuola Normale Superiore Pisa
- Alessandra Gissi, Università di Napoli L’Orientale
- Federico Giuffrida, Università di Catania
- Eric Gobetti, storico freelance, collaboratore Istoreto
- Maurizio Isabella, Queen Mary University of London
- Patrick Karlsen, Università di Napoli
- Lutz Klinkhammer, Passato e presente-Siscalt
- Michael Knapton, Università di Udine
- Nicola Labanca, Università di Siena
- Vincenzo Lavenia, Università di Bologna
- Francesco Leone, Siscalt
- Gad Lerner, giornalista
- Federico Lucarini, Università di Lecce
- Gadi Luzzatto Voghera, storico
- Marzia Maccaferri, Queen Mary University of London, trasurer Asmi
- Teresa Malice, Siscalt
- Andrea Mammone, Royal Halloway University London
- Luca Manenti, Università di Trieste/Direttore Qualestoria
- Brunello Mantelli, Università della Calabria
- Matteo Mazzoni, storico, Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea
- Guido Melis, Università di Roma La Sapienza
- Maria Grazia Meriggi, Università di Bergamo
-
Francesco Mineccia, Direttore di Ricerche Storiche
- Roberta Mira, Libera Università di Bolzano
- Giancarlo Monina-Sezione Studi storici e memorie – Fondazione Basso
- Silvano Montaldo, Università di Torino
- Edmondo Montali, Fondazione Di Vittorio
- Sandro Nannucci, storico, Ricerche Storiche
- Simone Neri Serneri, Università di Firenze
- Serge Noiret, Istituto Universitario Europeo/Presidente AIPH
- Xosé M. Núñez Seixas, Università di Santiago de Compostela
- Fabrizio Oppedisano, Scuola Normale Superiore di Pisa
- Mila Orlic, Università di Rijeka/Fiume
- Chiara Ottaviano, AIPH
- Filippo Maria Paladini, Università di Torino
- Raffaello Pannacci, Università degli studi di Perugia
- Catia Papa, Università della Tuscia
- Giusepppe V. Parigino, Università di Siena
- Matteo Pasetti, Università di Bologna
- Silvana Patriarca, Fordham University, New York
- Ilaria Pavan, Scuola Normale Superiore Pisa
- Sabina Pavone, Università di Macerata
- Rossano Pazzagli, Università del Molise
- Anna Pellegrino, Università di Bologna
- Jacopo Perazzoli, Università di Bergamo
- Roberta Pergher, Indiana University
- Alessandro Pes, Università di Cagliari
- Giuseppe Petralia, Università di Pisa
- Niccolò Pianciola, Nazarbayev University
- Marco Pluviano, storico
- Paolo Pozzato, Istrevi
- Alberto Preti, Università di Bologna
- Silvio Pons, Scuola Normale Superiore Pisa
- Giovanna Procacci, Università di Modena
- Elisa Pruno, Università di Firenze
- Angela Quattrucci, storica (Ricerche Storiche)
- Gianfranco Ragona, Università di Torino
- Anna Maria Rao, Università di Napoli Federico II
- Felice Rappazzo, Università di Catania
- Leonardo Rapone, Università della Tuscia Viterbo
- Maurizio Ridolfi, Università Roma Tre
- Gabriele Rigano, Università per Stranieri di Pisa
- Luciana Rocchi, Isgrec
- Adriano Roccucci, Università di Roma Tre
- Raffaele Romanelli, Università di Roma La Sapienza
- Fabio Romano, Siscalt
- Toni Rovatti, Università di Bologna
- Karlo Ruzicic Kessler, Centro di Competenza per la Storia Regionale/Libera Università di Bolzano
- Milena Sabato, Università del Salento
- Renzo Sabbatini, Università di Siena
- Antonella Salomoni, Università della Calabria
- Silvia Salvatici, Università degli studi Milano
- Enrica Salvatori, Università di Pisa
- Teresa Sardelli, Università di CataniaDaniela Saresella, Università di Milano Statale
- Michele Sarfatti, storico della Shoah
- Aurora Savelli, Università di Napoli L’Orientale
- Nicola Sbetti, Università di Bologna
- Corrado Scibilia, Fondazione Ugo La Malfa
- Giovanni Scirocco, Università di Bergamo
- Guri Schwarz, Università di Genova
- Giovanni Scirocco, Università di Bergamo
- Maria Teresa Sega, storica, Iveser
- Paolo Soddu, Università di Torino
- Francesco Somaini, Università del Salento
- Carlo Spagnolo, Università di Bari
- Maria Rosaria Stabili, Università Roma Tre
- Nicola Sbetti, Università di Bologna
- Irene Stolzi, Università di Firenze,
- Francesca Tacchi, Università di Firenze
- Francesco Tacchi, Siscalt
- Fabio Todero, storico,
- Niccolò Tognarini, Ricerche Storiche
- Marica Tolomelli, Università di Bologna
- Luigi Tomassini, Università di Bologna
- Elisabetta Tonizzi, Università di Genova
- Daniele Toro, Siscalt
- Enzo Traverso, Cornell University
- Filippo Triola, Università di Bologna
- Federico Trocini, Università di Torino
- Simona Troilo, Università dell’Aquila
- Umberto Tulli, Università di Trento
- Guido Vannini, Università di Firenze
- Angelo Ventrone, Università di Macerata
- Pietro Ventura, Università di Napoli
- Marta Verginella, Università di Lubiana
- Valerio Vetta, Università del Salento
- Anna Maria Vinci, Università di Trieste
- Maria Antonietta Visceglia, Università di Roma La Sapienza
- Joseph Viscomi, University of London
- Andrea Zagli, Università di Siena
- Paolo Zanini, Università di Milano Statale
- Livio Zerbinati, ISERS – Istituto di studi e ricerche storiche e sociali (Rovigo)
Gli Istituti della Resistenza
- Milano – Pezzino Paolo, presidente Istituto nazionale Ferruccio Parri
- Alessandria – Santaniello Mariano G., presidente ISRAL Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “C. Gilardenghi”
- Alfonsine (RA) – Masetti Giuseppe, direttore Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna
- Ancona – Amatori Franco Maria, presidente Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche
- Aosta – Stévenin François, presidente Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste
- Arcavacata di Rende (CS) – Cappelli Vittorio, direttore scientifico Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (Icsaic)
- Asti – Renosio Mario, direttore Istituto per la storia della Resistenza e della società
contemporanea in provincia di Asti - Belluno – Salomon Paola, presidente Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea (ISBREC)
- Bergamo – Bendotti Angelo, presidente dell’Istituto bergamasco per la storia della
Resistenza e dell’età contemporanea - Cittanova (RC) – Rocco Lentini, presidente Istituto “U. Arcuri” per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea in provincia di Reggio Calabria
- Como – Giuseppe Calzati, presidente Istituto di storia contemporanea P.A.Perretta Como
- Contini Giovanni, presidente Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia
- Cuneo – Garelli Pierluigi, direttore Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in Provincia di Cuneo “D.L. Bianco”
- Firenze – Matulli Giuseppe, presidente Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea
- Forlì-Cesena – Briganti Ines, presidente Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea della Provincia di Forlì-Cesena
- Ghezzano (PI) – Bertolucci Franco, direttore della Biblioteca Franco Serantini
- Grosseto – Passaniti Paolo, presidente Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea
- L’Aquila – Fimiani Enzo, direttore scientifico Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea
- La Spezia – Gallotti Patrizia, presidente Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea “Pietro M. Beghi”
- Lodi – Coci Laura, presidente Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (Ilsreco)
- Lucca – Bucciarelli Stefano, presidente Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Lucca
- Luppi Marzia, direttrice Fondazione Fossoli
- Macerata – Cegna Annalisa, direttrice scientifica Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea “Mario Morbiducci” (Isrec)
- Mantova – Saletti Carlo, direttore scientifico Istituto mantovano di storia contemporanea
- Milano – Maris Floriana, presidente Fondazione Memoria della Deportazione
- Modena – Lanzotti Daniela, presidente Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena / Istituto storico di Modena
- Napoli – D’Agostino Guido, presidente Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea “Vera Lombardi”
- Novara – Mastretta Elena, direttrice scientifica Istituto Storico della resistenza e della società contemporanea nel novarese e nel Verbano Cusio Ossola Piero Fornara
- Nuoro – Moncelsi Marina, presidente Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’età contemporanea nella Sardegna Centrale
- Padova – Romanato Mirko, direttore scientifico Centro studi Ettore Luccini (Csel)
- Parma – La Fata Ilaria, presidente Centro studi movimenti Parma
- Parma – Motta Carmen, presidente Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma
- Pavia – Lombardi Pierangelo, presidente Istituto pavese per la storia della Resistenza e l’età contemporanea
- Piacenza – Achilli Fabrizio, presidente Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Piacenza (Isrec)
- Pontremoli (MS) – Bissoli Paolo, presidente Istituto Storico della Resistenza Apuana (Isra)
- Reggio Emilia – Gilioli Simonetta, presidente Istituto per la storia Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia (Istoreco)
- Roma – Paola Carucci, presidente Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza (Irsifar)
- Savona – Ferrando Teresa, presidente Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea della provincia di Savona “U. Scardaoni” (ISREC)
- Sesto San Giovanni (MI) – Bigatti Giorgio, direttore scientifico Fondazione ‘Istituto per la storia dell’età contemporanea (Isec) – Onlus’
- Sondrio – Declich Bianca Ceresara, presidente Istituto Sondriese per la storia della Resistenza e dell’a Età contemporanea
- Torino – Borsa Corrado, responsabile scientifico Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza
- Torino – Dellavalle Claudio, presidente Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” (Istoreto)
- Treviso – De Bortoli Lucio, direttore scientifico Istituto per la storia Resistenza e della società contemporanea della Marca Trevigiana (Istresco)
- Trieste – Gialuz, Mauro, presidente Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea Friuli Venezia Giulia (Irsrec-FVG)
- Varallo – Gaietta Giorgio, presidente Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia
- Venezia – Sbordone Giovanni, direttore Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser)
- Verona – Biguzzi Stefano, presidente Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea
- Vicenza – Fracasso Stefano, presidente Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea “Ettore Gallo” di Vicenza
- Vittorio Veneto (TV) – Brescacin Pier Paolo, direttore Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea del Vittoriese Onlus (ISREV)
Condivido l’appello e lo sottoscrivo. Manlio MIlani
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Condivido la lettera e la sottoscrivo come Presidente della Sezione di Cagliari ” Salvatore Ghirra ” di Cagliari.
Antonello Mascia
Scusate. Il commento è incompleto. La sezione è dell’Associazione Mazziniana Italiana.
Antonello Mascia
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Sottoscrivo la Lettera aperta promossa dall’Istituto Ferruccio Parri in merito all’approvazione da parte dei Consigli Regionali del Veneto e del Friuli Venezia Giulia volte a sospendere “ogni tipo di contributo a favore di tutte quelle associazioni che si macchiano di riduzionismo e/o di negazionismo nei confronti delle foibe e dell’esodo istriano fiumano e dalmata”. Ritengo infatti concreto il rischio di una manipolazione politica della storia, di un attentato alla libertà di ricerca e di espressione, qualora si imponesse una “verità di parte” ultranazionalistica in contrasto con le conclusioni a cui è pervenuta la storiografia più seria e attendibile, a partire da Raoul Pupo.
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Condivido l’invito alla vigilanza e l’appello al Presidente della Repubblica per bloccare la recente mozione della Regione Veneto che stravolge la metodologia della ricerca storica basata sul metodo scientifico. Il rischio cui va incontro la nostra democrazia è quello di avviarsi verso l’istituzione di un Ministero della Verità assolutamente improponibile.
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Anche io condivido l’appello e lo sottoscrivo.
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Per aderire e sottiscrivere l’appello vi ricordiamo di inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Non c’è tregua contro l’ignoranza e la prevaricazione!
Come cittadina italiana abitante nella regione Veneto, come insegnante e come iscritta all’ANPI condividi e sottoscrivo l’appello
Condivido l’appello e sottoscrivo
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Sottoscrivo l’appello e sollecito lo studio della storia moderna a tutti i livelli.
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
il veneto è una regione che non è più antifascista a dir poco, quasi tutto in mano ai fascisti purtroppo.
Condivido anch’io l’appello. Dovremmo conoscere più a fondo la Storia, tutti
Giovanna Corchia
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Condivido l’appello al Presidente della Repubblica e mi auguro che la Storia sia conosciuta, studiata a fondo
Giovanna Corchia
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Condivido l”appello e lo sottoscrivo.
Cristina Antonini
Liceo Maffei Verona
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Condivido l’iniziativa promossa dall’Istituto Ferruccio Parri e l’appello al Presidente della Repubblica per bloccare la recente mozione della Regione Veneto che stravolge la metodologia della ricerca storica basata sul metodo scientifico. E’ indispensabile combattere qualsiasi tentativo di manipolazione politica della storia e proteggere la libertà di ricerca e di espressione, a difesa della serietà della storiografia.
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Sottoscrivo l’appello
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Condivido e sottoscrivo.
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Sottoscrivo l’appello
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Condivido l’appello e lo sottoscrivo.
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Ritengo che il consiglio regionale del Veneto non rispetti la libertà di ricerca e di esprimere il proprio dissenso da un uso politico della storia.
Condivido l’appello. del resto se un’assessore all’istruzione fra bella ciao e faccetta nera sceglie la seconda….
aderisco alla petizione
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Condivido l’appello e lo sottoscrivo
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Aderisco, sottolineando che il “giorno del ricordo” del 10 febbraio ovvero la legge 92/2004 che l’ha istituito sono inaccettabili e andrebbero eliminati o almeno sospesi come chiese l’ANPI con la posizione presa dalla sua Segreteria Nazionale il 2 aprile 2015. I discorsi ufficiali il 10 febbraio, l’attribuzione di medaglie della Repubblica nata dalla Resistenza a persone (loro congiunti) che in gran parte risultano essere state appartenenti alle forze armate dell’Italia fascista e sotto il diretto comando tedesco durante la RSI nelle zone del Litorale Adriatico (vedere le biografie dei 385 medagliati il 10 febbraio dal 2005 ad oggi), il finanziamento ad hoc delle organizzazioni degli esuli e di queste soltanto, l’intitolazione di vie, piazze, ecc. ai “martiri” delle foibe, tutto questo non è una rievocazione storica corretta e completa ma un’operazione politica di un certo segno, nazionalista e revanscista. Diretta a sminuire la Resistenza e l’antifascismo e a rivalutare il fascismo.
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Sottoscrivo il documento.
Dario De Lucia, tesoriere Istoreco – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia.
Ricordiamo che per aderire e sottiscrivere l’appello è necessario inviare una mail a libertaricerca@gmail.com
Sottoscrivo l’appello; ho già inviato la mail a libertaricerca@gmail.com
Grande iniziativa,grazie.