Seleziona una pagina

Abstracts della rivista

Hai selezionato:

Piccoli, poveri e malati. Gli ambulatori per l’infanzia a Roma nell’età liberale di Patrizia Guarnieri pubblicato su Italia Contemporanea n. 223 , giugno 2001

Madri e bambini sono stati sia oggetti prescelti dalla carità tradizionale, sia una priorità del welfare system. Nel movimento internazionale per la tutela dell’infanzia, anzitutto indirizzato contro la mortalità infantile, strategie ed esiti differiscono da paese a paese, come hanno mostrato gli studi comparativi della recente storiografia. Ancora ampiamente da indagare, con le sue varietà e peculiarità, è il caso dell’Italia, dove l’assistenza alla maternità e all’infanzia è di solito sbrigativamente associata all’Onmi, mentre assai poco sappiamo delle numerose iniziative che la precedettero e che da essa vennero rilevate. Di queste furono spesso promotori, tra Otto e Novecento, i nuovi specialisti i quali, per lo più convinti di compiere una missione sociale, erano determinati ad affermare che per l’infanzia occorre una medicina diversa da quella per gli adulti. Qui si esamina il caso romano, dove il confronto, ancora attuale, tra sistema ospedaliero e sistema ambulatoriale fu più serrato che altrove: da un lato il Bambino Gesù, primo ospedale pediatrico della penisola, di proprietà del Vaticano, dall’altro il pionieristico ambulatorio fondato da Angelo Celli in Trastevere, e altri nei quartieri popolari della capitale. Problemi nodali in gioco erano: cronicità e prevenzione; età di ammissione (oltre i 2 anni in ospedale, per 3 mesi di degenza media); allontanamento dalla, o assistenza nella, famiglia; formazione dei medici e spese sanitarie. Su tali dibattiti e vicende incisero alcune questioni sullo sfondo, che da esse ricevono nuova luce: le tensioni tra Stato e Chiesa, il ruolo dell’università, il rinnovamento legislativo e di mentalità, il movimento femminile cattolico e laico, la maggiore sensibilità verso l’infanzia in quello che venne perciò chiamato anche "il secolo dei bambini".


Il portale dell'Istituto Nazionale è realizzato grazie al contributo di
Il contenuto di questo portale è protetto da copyright dal protocollo Creative Commons Attribution 3.0 Italy License