Abstracts della rivista
Interventismo al femminile nella grande guerra Assistenza e propaganda a Milano e in Italia di Emma Schiavon pubblicato su Italia Contemporanea n. 234 , marzo 2004
L’interventismo femminile e femminista della prima guerra mondiale è poco conosciuto dal momento che gli studi, sia in Italia che all’estero, si sono concentrati quasi esclusivamente sul ruolo svolto dagli uomini e sui militari al fronte. Si è trattato tuttavia di un fenomeno molto rilevante sia per il numero di donne coinvolte, sia per l’assunzione di importanti responsabilità nell’assistenza e nella propaganda verso il "fronte interno". Indagare questo fenomeno ha poi un forte valore conoscitivo in rapporto al nesso fra cittadinanza e servizio militare in guerra quale si è costituito nelle società occidentali almeno a partire dalla Rivoluzione francese. L’autrice riferisce qui in sintesi i risultati di una ricerca che ha condotto in profondità sulla città di Milano, con ampie ricadute e collegamenti in ambito nazionale. L’articolo si concentra soprattutto sui problemi di interpretazione (non semplici, visto il legame antico e profondo fra il movimento emancipazionista e quello pacifista) e attua un confronto sistematico con la storiografia italiana ed estera. La sua tesi principale è quella che l’interventismo femminista non va analizzato in termini di cedimento alle pressioni patriottiche e belliciste, ma come un intervento attivo nel quadro politico italiano, e come una strategia per giungere al riconoscimento della cittadinanza, anche sull’esempio della scelta fatta dall’ala radicale del suffragismo inglese. Pur condividendo infatti i forti dubbi che prevalgono oggi nella storia delle donne a proposito del valore emancipativo delle guerre mondiali, l’autrice nota come le femministe interventiste cercarono costantemente di avvantaggiarsi degli spazi aperti dal conflitto in ambito politico, economico e nella costruzione del welfare, e che anche l’azione più propriamente rivendicativa continuò più forte di prima, al di là della retorica molto diffusa del sacrificio per la patria.