Abstracts della rivista
La crisi dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana. Un “caso” di portata nazionale di Mario G. Rossi pubblicato su Italia Contemporanea n. 215 , giugno 1999
La vicenda dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana, oggetto da anni di vivaci polemiche, rischia di essere letta come una questione locale, mentre presenta grosse implicazioni sia politiche che culturali di portata nazionale. Il tentativo di riformare in senso democratico-elettivo lo statuto dell’Isrt è stato aspramente contrastato da una minoranza di soci, sostenitrice del vecchio equilibrio ciellenistico, di fatto basato su una rigida lottizzazione tra le forze politiche. In funzione di questa opposizione è stata montata la denuncia della mancata pubblicazione delle carte Salvemini da parte dell’Istituto toscano, a riprova del suo atteggiamento partigiano e discriminatorio verso "una cultura storico-politica sgradita". Su questa base si è innestato un pesante attacco contro l’Istituto nazionale, volto a colpire non solo le sue iniziative di maggior respiro, come il convegno dell’aprile 1998 su "Fascismo e antifascismo", ma il suo stesso ruolo culturale nel campo storiografico e le sue nuove responsabilità nei programmi di aggiornamento degli insegnanti di storia. Gli attacchi, moltiplicatisi sulla stampa e in Parlamento, non hanno ricevuto adeguata risposta né dal ministero dei Beni culturali né dalle forze politiche più direttamente chiamate in causa. Un silenzio che, aggiunto alle crescenti difficoltà che stanno soffocando l’Insmli e alla situazione di crisi forse irreversibile in cui è precipitato l’Isrt, sembra adombrare una ulteriore conferma di quel revisionismo, non solo storiografico, che pone radici sempre più consistenti anche nel patrimonio politico e culturale della sinistra italiana.