Abstracts della rivista
"Viva la Regia guardia" Camicie nere e poliziotti nella guerra civile italiana 1919-1922 di Luca Madrignani pubblicato su Italia Contemporanea n. 273 , dicembre 2013
Il tema del ruolo attivo avuto dalle forze dell’ordine nell’ascesa del fascismo al potere, pur percorrendo tanta letteratura dedicata al primo dopoguerra, non ha saggi o monografie su di esso incentrati. Ancor meno si è trattato dello stesso tema con prospettiva rovesciata, ossia di come gli squadristi guardavano agli uomini in divisa, in particolare alla Regia guardia, la forza di polizia voluta da Nitti e dipendente dal ministero dell’Interno. Il modo di stare in piazza delle Camicie nere dipendeva dall’accezione che il movimento fascista voleva darsi e da quale nemico prediligeva: elemento d’ordine antibolscevico o forza eversiva in opposizione al governo. Attraverso l’analisi di alcuni case studies è possibile individuare gli elementi fondanti di questa presunta contraddizione - fascismo come movimento d’ordine e/o movimento antigovernativo - che, da un lato, spianò la strada a Mussolini verso la presa del potere, dall’altro, accentuò i caratteri della crisi dello Stato liberale, che ricevette il colpo definitivo proprio sul piano della gestione della violenza politica.
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - "Viva la Regia guardia" Camicie nere e poliziotti nella guerra civile italiana 1919-1922