12 dicembre 1969, strage di Piazza di Fontana. La risposta
12 dicembre 1969, strage di Piazza di Fontana. La risposta.
La risposta del Paese dopo Piazza Fontana: un progetto di Fondazione ISEC e della rete degli archivi per non dimenticare ripercorre quelle tragiche giornate attraverso la voce dei testimoni.
Il 12 dicembre 1969 una bomba, collocata dal gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo, esplode nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana. Da qui partono i tram che collegano il cuore di Milano con le sue periferie. Gli autori della strage puntano a trasformare in paura il vento di partecipazione di quegli anni e forse si aspettano una reazione popolare scomposta e disordinata. Nei giorni successivi però la risposta di Milano è di commossa partecipazione al dolore dei famigliari delle vittime e dei feriti e di dignitosa fermezza nella difesa della democrazia e della Costituzione. Una risposta che trova la sua memorabile affermazione nei funerali delle vittime, che si svolgono il 15 dicembre 1969 in una Piazza Duomo gremita di comuni cittadine e cittadini.
L’iniziativa 12 dicembre 1969, strage di Piazza Fontana. La risposta. nasce, nell’ambito della Rete degli Archivi per Non Dimenticare, dalla collaborazione tra Fondazione ISEC ETS, l’Archivio Flamigni, l’Associazione familiari delle vittime della Strage di piazza Fontana, l’Archivio del Lavoro, la Fondazione Roberto Franceschi e l’Archivio Storico Intesa Sanpaolo, con l’apporto dell’Università degli Studi di Milano tramite un progetto di tirocinio formativo, del Servizio Civile Universale / Ente Capofila Parco Nord – AREA Parchi Lombardia e del Comune di Milano – Cittadella degli Archivi e con il patrocinio dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri.
Il progetto è stato avviato con l’intento di raccogliere le testimonianze di diverse persone che vissero da vicino gli eventi successivi all’attentato, rendendo un tributo di riconoscenza alle donne ed agli uomini che non furono indifferenti di fronte ai pericoli ed alle minacce incombenti sulla democrazia nel nostro Paese.
Fondazione ISEC ha raccolto finora dieci testimonianze: quelle di Fortunato Zinni, Paolo Silva, Giorgio De Vecchi, Angelo Ferranti, Ardemia Oriani, Lella Brambilla, Alessandro Pollio Salimbeni, Pietrino Depalmas, Riccardo Bernardi e Cesare Ignazio Grampa.
Alcuni brevi estratti di queste interviste sono già disponibili sul sito di Fondazione ISEC, dove compongono un percorso di circa 40 minuti utilizzabile in contesto didattico. A completare le testimonianze, sono inoltre presenti alcuni documenti resi disponibili dalla Cittadella degli Archivi del Comune di Milano, in particolare lettere e telegrammi indirizzati al Sindaco della città Aldo Aniasi, che nel loro insieme testimoniano la commozione da cui fu attraversato il Paese all’indomani della strage e della trasmissione televisiva dei funerali in Piazza Duomo del 15 dicembre 1969. Il Direttore della Cittadella degli Archivi Francesco Martelli ha inoltre portato il suo contributo mostrando dei documenti preziosissimi: in particolare, i temini prodotti dagli alunni della scuola elementare di Barega, una piccola frazione dell’entroterra sardo, che erano stati impressionati dalla visione in diretta televisiva dei funerali delle vittime di Milano.
Il progetto è ancora in corso e sarà arricchito nel corso del 2025 con nuove interviste. Quanti fossero interessati a rendere la propria testimonianza al riguardo può contattare via mail Fondazione ISEC.
Le interviste integrali ai testimoni saranno prossimamente rese disponibili da Fondazione ISEC per ulteriori percorsi didattici e per la realizzazione di progetti di ricerca sul secondo Novecento che coinvolgano le fonti orali.
Ufficio stampa Fondazione ISEC
Ruggero Pedroletti
comunicazione@fondazioneisec.it