Convegno storico
“I campi di concentramento fascisti”
Mercoledì 29 gennaio
Sala Ajace, Piazza della Libertà, Udine
L’ iniziativa si inserisce nell’ambito delle celebrazioni del Comune di Udine per la Giornata della Memoria 2014.
Durante la seconda guerra mondiale, almeno centomila civili jugoslavi vennero internati dal regime fascista in campi di concentramento, nelle varie regioni italiane e nelle isole della Dalmazia occupate con l’aggressione alla Jugoslavia del 1941. Migliaia di persone – donne, uomini, vecchi, bambini – vi morirono di fame e di malattie.
Si tratta di una tragedia di cui si è parlato poco nel nostro paese, ma che è importante conoscere non solo per capire meglio la storia del confine orientale d’Italia, ma anche per riflettere sulla disumanità di tutte le strutture concentrazionarie, sull’oggi e sulle origini del razzismo crescente nella nostra società.
Programma
09.15 Saluti istituzionali e presentazione del convegno.
09.35 Piero Purini: I campi di concentramento nei progetti di bonifica nazionale e repressione delle minoranze.
10.00 Carlo Spartaco Capogreco (università della Calabria): La memoria e la storiografia dei campi fascisti. Riflessioni e spunti di ricerca.
10.40 Boris Gombač: La problematica dei campi attraverso l’analisi della mostra di scritti e di disegni di bambini sopravissuti.
– pausa –
11.25 Dragutin Drago V. Ivanović: La repressione italiana in Montenegro ed il calvario degli antifascisti da Bar-Antivari fino a Colfiorito.
11.50 Sandi Volk: Dalle catene alla libertà: la formazione della Rabska brigada nel campo di concentramento di Rab/Arbe
12.15 Andrea Martocchia: Dall’internamento alla Resistenza. La partecipazione degli ex internati jugoslavi nella Resistenza italiana.
12.40 Eventuali domande o interventi del pubblico.
– pausa –
14.30 Claudia Cernigoi: Le deportazioni dalla Venezia Giulia da parte dell’Ispettorato speciale di P.S. di Trieste (1942-43).
14.50 Genni Fabrizio (associazione Tenda per la Pace e i Diritti): I campi di concentramento, oggi.
15.10 Ferruccio Tassin: Il campo di concentramento di Visco. La memoria sul confine.
15.30 Ivan Cignola: I luoghi della memoria.
15.50 Alessandra Piani: Oblio e memoria. Il campo di concentramento di Gonars (1941-1943) nelle testimonianze orali della popolazione locale.
16.10 Dorino Minigutti: Documentare la memoria oltre la storia.
– Coordina Alessandra Kersevan –
Plaudo alle Vostre iniziative. L’occasione mi stimola a chiedere se è possibile conoscere dove e come è finita la vita di un mio parente : CARMINE IUORIO CLASSE 1911, in servizio , prima di sparire per sempre, a Trieste come Guardia di Finanza. Era nato probabilmente a Serre provincia di Salerno. Gradirei essere messo a conoscenza di altri Enti o Associazioni, qualora per Voi fosse difficoltosa la ricerca. Distinti saluti Antonino
Gentilissimo Sig. Gallotta,
a causa del frangente storico molto complesso (in cui si muovevano numerose forze, dai partigiani italiani a quelli jugoslavi, dall’esercito tedesco a quello di Salò, passando per gli Alleati) purtroppo sarebbe necessario avere qualche ulteriore informazione sul suo parente, allo scopo di affinare ulteriormente la ricerca.
In base alle informazioni in nostro possesso, Carmine Iuorio (altrove registrato erroneamente come “Inorio”) è stato dato per disperso il 22 settembre 1943, qualche tempo dopo le vicende che sono oggetto del convegno “I campi di concentramento fascisti”. Ciò nonostante – come Lei certamente saprà – la rete INSMLI ha promosso ed effettuato numerosi studi riguardo al fronte orientale nel periodo storico che va dal 1943 alla metà degli anni ’50. Qualora volesse approfondire, La invito a consultare i percorsi tematici elencati alla pagina http://www.italia-resistenza.it/percorsi-tematici/frontiera-orientale/ oppure il volume descritto alla pagina http://www.italia-resistenza.it/pubblicazioni/monografie/ricerca-pubblicazioni/?chiave=foibe&ep_id=239&istitutorete=INSMLI, che raccoglie i contributi e gli interventi dell’omonimo convegno.
In attesa delle informazioni aggiuntive richieste (che può indirizzare direttamente a redazione_insmli@insmli.it oppure a archivio@insmli.it), La saluto cordialmente