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Venerdì 27 maggio 2016, ore 16.30, presso la Sala Tessitori,
piazza Oberdan 5, Trieste ci sarà il

seminario sull’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943-1945

Intervengono

Toni Rovatti, membro del comitato scientifico per la progettazione dell’Atlante e assegnista dell’Università di Bologna, Lineamenti del progetto, presentazione del sito e primi risultati a livello nazionale.

Fabio Verardo, ricercatore dell’IRSML FVG, La ricerca sulle stragi naziste e fasciste in Friuli Venezia Giulia: fonti e risultati.

Giorgio Liuzzi, ricercatore dell’IRSML FVG, Violenza e repressione a Trieste.

Irene Bolzon, ricercatrice dell’IRSML FVG, Le stragi naziste e fasciste in Friuli Venezia Giulia. Una lettura critica tra bilanci e nuove prospettive di ricerca.

Discute con i relatori Anna Maria Vinci, Presidente dell’Irsml FVG

L’Atlante delle stragi compiute in Italia da nazisti e fascisti (1943 -1945)
Nel 2009 il governo italiano e quello della Repubblica federale tedesca hanno insediato una Commissione storica congiunta con il mandato di elaborare un’analisi critica della storia e dell’esperienza comune durante la Seconda guerra mondiale. A seguito delle raccomandazioni avanzate dalla Commissione a conclusione dei suoi lavori, il governo della Repubblica federale tedesca si è impegnato a finanziare una serie di iniziative tese a valorizzare la storia e la memoria dei rapporti fra i due paesi nel corso del conflitto. Rientra fra queste iniziative la ricerca, promossa in collaborazione dall’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (INSMLI) e dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI), che ha permesso di definire un quadro completo degli episodi di violenza contro i civili commessi dall’Esercito tedesco e dai suoi alleati fascisti in Italia tra il 1943 e il 1945.
L’Atlante delle stragi naziste e fasciste – che raccoglie i risultati della ricerca condotta – si compone di una banca dati e dei materiali di corredo (documentari, iconografici, video) correlati agli episodi censiti, ospitati all’interno del sito web. Nella banca dati sono statecatalogate e analizzate tutte le stragi e le uccisioni singole di civili e partigiani uccisi al di fuori dello scontro armato, commesse da reparti tedeschi e della Repubblica sociale iItaliana in Italia dopo l’8 settembre 1943, a partire dalle prime uccisioni nel Meridione fino alle stragi della ritirata eseguite in Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige nei giorni successivi alla Liberazione. L’elaborazione su base cronologica e geografica dell’insieme dei dati censiti ha consentito la definizione di una «cronografia della guerra nazista in Italia», che mette in correlazione modalità, autori, tempi e luoghi della violenza contro gli inermi sul territorio nazionale. L’indagine storica è stata condotta a livello locale da un gruppo di oltre 120 ricercatori, che si è avvalso di tre serie di fonti comuni a livello nazionale.
I risultati dell’indagine hanno permesso di censire oltre 5.000 episodi, inseriti nella banca dati, per ognuno dei quali è stata ricostruita la dinamica degli eventi, inserita nello specifico contesto territoriale e nelle diverse fasi di guerra, e accertata l’identità delle vittime e degli esecutori (quando possibile). A partire da alcune acquisizioni storiografiche consolidate – la presenza di un sistema degli ordini che legittima la violenza sui civili; i massacri come prodotto di un’ideologia espansionistica di stampo razziale, quella nazista, che mira a destrutturare i confini geografici e la dimensione sociale dell’Europa – la ricerca ha posto in evidenza l’intreccio fra le violenze perpetrate contro la popolazione inerme e gli obiettivi che l’Esercito tedesco si poneva nei diversi tempi e spazi della guerra in Italia (la lotta contro la resistenza armata, il rastrellamento di risorse umane e materiali, la persecuzione antiebraica).
Sull’area del Litorale adriatico hanno lavorato tre ricercatori dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia. Come è noto, l’intero territorio è sottoposto a politiche di occupazione tali da prefigurare, in caso di una vittoria nazista, una diretta annessione dello stesso al III Reich.
Anche questi risultati della ricerca, di sorprendente rilevanza rispetto alle tematiche sopra elencate, verranno esposti in occasione dellapresentazione dell’«Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia», che si terrà venerdì 27 maggio alle ore 16.30 presso la Sala Tessitori, in piazza Oberdan.