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Le fiamme dal basso: call for paper

Foto di Remo Cassella, tratta dal suo profilo Flickr
Licenza CC BY-NC 2.0

«Le fiamme dal basso»
Neofascismo e destre estreme in provincia: protagonisti, strutture, prospettive di ricerca

Call for papers per un convegno nazionale di studi
organizzato dall’Istituto storico della Resistenza senese e dell’età contemporanea

In tempi recenti, l’analisi storica dei neofascismi ha riscontato un interesse crescente tra il pubblico degli studiosi. Ricostruzioni incentrate su una dimensione più propriamente nazionale e locale hanno consentito una più precisa definizione delle specificità connotative delle destre estreme italiane, partendo dalle loro vicende genetiche, passando per le continuità e rotture rispetto al precedente regime, fino al successivo processo evolutivo conosciuto nell’Italia repubblicana. Questo, con riferimento anche alla storia del primo e più grande partito neofascista dell’Europa postbellica, il Movimento sociale italiano, per quasi cinquant’anni formazione politica di riferimento della destra estrema, italiana e non solo.

Prendendo le mosse dai recenti sviluppi storiografici, sopra richiamati, l’Istituto storico della Resistenza senese e dell’età contemporanea promuove un Convegno di studi dedicato alla dimensione provinciale della destra estrema italiana, nel quadro della sua più generale storia politica, sociale e culturale.

Obiettivo del convegno è quello di riflettere su realtà e strutture organizzative della destra estrema sui territori e in provincia, indagandone le vicende genetiche, l’organizzazione, il personale politico, i riferimenti culturali ecc.

Il convegno mira a mettere in evidenza le continuità tra regime fascista e Italia democratica in forme varie e articolate, così come l’emergere di attori e condizioni diverse, radicate nella storia repubblicana: dai percorsi biografici del vecchio personale fascista, alle complesse vicende della giustizia di transizione, alla pesante eredità morale, culturale e materiale lasciata dal regime così come al formarsi, nel tempo, di destre estreme nuove, nel personale come nelle politiche. L’analisi delle carte d’archivio, anche tramite approcci innovativi, ha profondamente messo in discussione questioni complesse della fenomenologia neofascista, partendo dalla sua connotazione razzista, fino ai riferimenti culturali e al ruolo giocato nel contesto della cosiddetta Strategia della tensione.

La disponibilità di sintesi efficaci e studi specialistici consente di guardare oggi alla storia della destra estrema italiana da angolazioni diverse rispetto al passato, rileggendo il fenomeno alla luce di un ampliamento delle fonti disponibili, sollevando nuovi interrogativi. Continua a mancare, però, una conoscenza approfondita e seria della presenza delle destre estreme sui territori, con tutte le loro varietà regionali e provinciali.

Conseguentemente, il convegno si propone di concentrare la propria attenzione non solo sulle vicende genetiche, ma anche sullo sviluppo periferico conosciuto da realtà, associazioni e sigle della destra estrema italiana in realtà geografiche tra loro profondamente diverse, a partire dai rapporti tra le articolazioni periferiche e centrali del Movimento sociale italiano, come pure quelli tra il partito e le associazioni studentesche, reducistiche, sportive a esso legate. Al pari delle strutture organizzative, meritevole di particolare attenzione appare l’analisi del personale politico, delle vicende biografiche e dei tratti identitari dei rappresentanti della destra in provincia, in una prospettiva che metta in evidenza continuità e rotture.

All’interno di tale cornice generale, studiose e studiosi sono inviati a inviare proposte di contributi riguardanti, fra le altre, le seguenti linee di ricerca:

  • La destra in provincia: iniziative, stampa, programmi politici, commemorazioni e rituali comunitari ecc.;
  • Riflessi locali di simboli identitari, parole d’ordine, battaglie politiche di rilievo nazionale (richiamo a Mussolini, pacificazione nazionale, italianità di Trieste ecc.);
  • Nascita, sviluppo e articolazione del Movimento sociale italiano in specifici contesti geografici, come pure a livello provinciale e regionale;
  • Rapporti locali tra il partito e le istituzioni e tra il partito e altre realtà politiche, sociali, culturali;
  • Rapporti tra il partito e le altre realtà della destra estrema italiana: associazioni e organizzazioni giovanili, culturali, reducistiche, sindacali, sportive ecc.
  • Vicende biografiche, operato e proposte politiche dei quadri locali e degli amministratori comunali, provinciali o regionali del Movimento sociale italiano;
  • Tratti identitari, memoria e autorappresentazione di singoli e realtà collettive;
  • Analisi di taglio comparativo.

Le studiose e gli studiosi sono invitati a proporre contributi originali entro il 15 aprile 2023. Le proposte dovranno essere inviate  all’indirizzo mail istore.siena@gmail.com, accompagnate da un abstract di massimo 1000 caratteri e un breve curriculum vitae di ciascuno dei proponenti.

Il convegno si terrà presso il Dipartimento di Scienze storiche e di Beni culturali dell’Università di Siena, il giorno 20 ottobre 2023.

È prevista la pubblicazione degli atti del convegno, nella forma di un volume collettaneo presso editore di vaglia nazionale o special issue di rivista scientifica.

Comitato scientifico e organizzatore
Matteo Albanese – Michelangelo Borri – Gianluca Fulvetti – Nicola Labanca – Gerardo Nicolosi