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Comunicato sulla condanna di Barbara Engelking e Jan Grabowski

L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri esprime profonda preoccupazione per la condanna dei professori Barbara Engelking, membro dell’Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia, e Jan Grabowski, membro del Royal Society of Canada, editori e coautori di Dalej jest noc. Losy Żydów w wybranych powiatach okupowanej Polski [Notte senza fine. Il destino degli ebrei in alcune contee della Polonia occupata], 2 voll., Warsaw, 2018. Gli imputati, riconosciuti colpevoli di diffamazione per alcuni contenuti della loro opera, sono studiosi affermati a livello internazionale, che hanno dato contributi fondamentali per una migliore comprensione della complessa realtà delle relazioni ebraico-polacche nel periodo bellico.

In uno Stato democratico il tribunale non può essere il luogo per risolvere controversie relative ai risultati della ricerca, nonché ai metodi di selezione delle fonti e all’interpretazione della documentazione storica. I tentativi di frenare l’attività scientifica tramite pressioni di natura politica o legale rappresentano una minaccia per la libertà accademica e, nel caso specifico, impediscono di ricostruire la storia dello sterminio degli ebrei nella Polonia occupata in modo più completo, credibile e equilibrato.
Nel sottolineare il diritto all’indipendenza e imparzialità della ricerca scientifica, l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri esprime l’auspicio che il governo della Repubblica di Polonia prenda adeguate misure per difendere tutti gli studiosi da qualsiasi forma d’interferenza, condizionamento e rappresaglia, sostenendo con forza il lavoro dei professori Barbara Engelking e Jan Grabowski.

Paolo Pezzino
Presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri