Il presidente, il direttore, gli organi dirigenti e scientifici dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, e inoltre il direttore e la redazione della rivista “Italia Contemporanea”, ricordano con affetto e commozione Enzo Collotti.

Collotti è stato, tra le altre cose, collaboratore della nostra rivista dal 1960 e suo direttore dal 1976 al 1978.
È stato inoltre membro del Consiglio generale dal 1963 al 1965, del Consiglio direttivo dal 1965 al 1978 e dal 1996 al 2002, del Comitato scientifico dal 2003 al 2010.

La sua scomparsa ci priva non solo di un grande storico, tra i maestri della contemporaneistica italiana e tra gli studiosi più aperti al dibattito internazionale, ma anche di un intellettuale autorevole, che ha interpretato il suo ruolo scientifico in stretta connessione con l’impegno civile.

Nello stringerci intorno alla famiglia e ai tanti colleghi e amici che lo piangono, ci proponiamo non solo di ricordarlo adeguatamente, ma anche di metterne a frutto gli insegnamenti, proseguendo il suo lavoro accurato e appassionato sui fascismi, la Seconda guerra mondiale e l’Europa occupata.