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Frontiera adriatica. Laboratorio della contemporaneità

Dal 24 ottobre al 19 dicembre 2023, dalle 17 alle 19
Piattaforma Zoom dell’Irsrec FVG (registrazione: https://shorturl.at/egGY4)

FRONTIERA ADRIATICA LABORATORIO DELLA CONTEMPORANEITÀ
Corso di formazione a distanza per insegnanti

Iscrizioni aperte fino al 23 ottobre 2023.

Obiettivo generale dei corsi è quello di fornire agli insegnanti una serie di conoscenze e competenze fondamentali sulle vicende della Frontiera Adriatica in età contemporanea, tema che suscita
crescente interesse nella scuola anche come portato dell’istituzione nel 2004 del Giorno del Ricordo e dei successivi provvedimenti ministeriali tesi a potenziare la didattica della medesima Frontiera Adriatica – come le Linee Guida recentemente emanate dal MIM – nonché ad incentivare i “Viaggi del ricordo nei luoghi delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata e nelle terre di
origine degli esuli” da parte degli studenti delle scuole secondarie. Tale argomento, di notevole significato civile e storiografico, va affrontato in maniera rigorosa, al fine di sfuggire a possibili strumentalizzazioni, per cogliere invece tutte le opportunità didattiche offerte da quella storia.

Per Frontiera Adriatica s’intende, in linea con quanto indicato nella Linee Guida del MIM, l’intera area che dalla Valle dell’Isonzo e dal Golfo di Trieste scende lungo la sponda orientale del
mare Adriatico fino alle Bocche di Cattaro. Essa comprende la costa, le isole e l’immediato retroterra, delimitato dapprima dal Carso e poi dal crinale delle Alpi Bebie e Dinariche.
Come tutte le terre di frontiera, quella adriatica è area di sovrapposizione fra periferie di mondi contigui (dove il termine “mondi” indica non solo compagini politiche, ma realtà culturali nel senso più ampio del termine): quello latino, quello germanico e quello slavo, con importanti presenze ungheresi. Il suo segno distintivo, perciò, sono gli incroci e le sovrapposizioni, che in alcuni casi possono generare ricchi patrimoni di umanità e cultura, in altri invece finiscono per innescare conflitti anche terribili.

Quella dell’Adriatico orientale è dunque una tipica storia di frontiera: in ciò consiste la sua originalità e, al tempo stesso, proprio tale caratteristica offre l’opportunità di utilizzare nella scuola italiana la storia vicina della “Frontiera Adriatica” quale occasione per esplorare le dinamiche proprie di altre aree di frontiera più lontane, che hanno svolto ruoli essenziali per le vicende della “grande storia” (quella renana, quella baltica, ecc). Tale opportunità sembra tanto più importante oggi, alla luce delle vicende che interessano un’altra terra di frontiera per antonomasia, come l’Ucraina, le cui ricadute coinvolgono tutti i popoli d’Europa.
In questo senso, è possibile considerare le terre della Frontiera Adriatica come un vero e proprio “Laboratorio della contemporaneità” nei suoi aspetti più drammatici: conflitti nazionali
intrecciati a rivalità di potenza; instaurazione di regimi autoritari e totalitari; mancato rispetto dei diritti nazionali ed oppressione delle minoranze; stragi su larghissima scala; spostamenti forzati di popolazione. Ciò consente di affrontare alcuni grandi nodi della storia europea del XX secolo partendo da un caso di studio circoscritto e capace di suscitare empatia in quanto ha coinvolto in buona misura cittadini italiani.
Accostandosi infatti alle vicende della Frontiera Adriatica è possibile incrociare diverse modalità di approccio al passato, mutando fonti e punti di vista, ed esplorando il rapporto sempre stimolante fra storia e memoria, fra metodo critico ed uso pubblico della storia. Come viene pure sottolineato dalle Linee Guida, caratteristica di ogni storia di frontiera è la complessità e la sua esplorazione in sede didattica va intesa come occasione privilegiata per educare gli studenti all’analisi di realtà complesse, rifuggendo dalle semplificazioni, fonti di continui fraintendimenti.

Obiettivo specifico del corso di base è quello di fornire una prima informazione rigorosa e sufficientemente articolata sui principali nodi della storia della Frontiera Adriatica nella contemporaneità. Le lezioni si svolgeranno dalle 17 alle 19, dal 24 ottobre al 19 dicembre 2023, sulla piattaforma Zoom dell’Irsrec FVG Link di registrazione: https://shorturl.at/egGY4
All’interno di ogni lezione sarà riservato uno spazio finale per le domande dei partecipanti. Iscrizioni L’iniziativa è presente in SOFIA con codice n. 87897.

Programma

24/10/2023 – 17-19
1 Frontiera adriatica e confini mobili, Raoul Pupo
2 La nazionalizzazione alla Frontiera adriatica, Fabio Todero

31/10/2023 – 17-19
3 Irredentismo e socialismo adriatici, Fabio Todero e Patrick Karlsen
4 Dalla Triplice alleanza al Trattato di Roma, Giulia Caccamo

07/11/2023 – 17-19
5 L’impresa di Fiume, Federico C. Simonelli
6 La crisi del primo dopoguerra, Patrick Karlsen

14/11/2023 – 17-19
7 Il fascismo di confine, Anna Vinci
8 Resistenza civile e ribellione armata, Štefan Čok

28/11/2023 – 17-19
9 Guerra e stragismo, Brunello Mantelli
10 Settembre 1943, Fabio Todero

05/12/2023 – 17-19
11 La Zona di operazioni Litorale Adriatico, Tristano Matta
12 Resistenze di frontiera, Patrick Karlsen

12/12/2023 – 17-19
13 Primavera 1945, Raoul Pupo
14 Dagli accordi di Belgrado al Memorandum di Londra, Giulia Caccamo

19/12/2023 – 17-19
15 Istria 1945-1954, Orietta Moscarda
16 Esodo ed esilio, Enrico Miletto