Europa e Anti Europa. Storia e attualità del Manifesto di Ventotene
20 maggio 2023
Teatro Sociale, via B. Colleoni 4, Bergamo
Europa e AntiEuropa.
Storia e attualità del Manifesto di Ventotene
Dopo il successo al Teatro Elfo Puccini di Milano del 28 ottobre 2022, l’Istituto nazionale patrocina una nuova edizione del reading “Europa e Anti Europa”, al Teatro Sociale di Bergamo il 20 maggio 2023.
Condotto da Piero Graglia, con Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Ida Marinelli (lettura scenica a cura di Francesco Frongia, selezione testi Piero Graglia), il reading è un’occasione per riflettere – attraverso i contenuti del Manifesto di Ventotene – sull’esperienza delle guerre, delle dittature e della violenza da cui quelle parole di pace scaturivano.
A Ventotene, isola pontina e luogo di confino politico durante gli anni del fascismo, con la scrittura del “Manifesto” di Spinelli, Rossi e Colorni, nacque nel 1941 l’idea di un’Europa unita e pacificata. Un’Europa capace di guardare criticamente alla sua storia presente e passata e di farsi baluardo di pace, cooperazione, accoglienza, democrazia, uguaglianza e solidarietà tra i popoli.
L’Associazione La Nuova Europa, impegnata nella diffusione dei valori solidali dell’Unione europea e nella formazione delle giovani generazioni, ha fondato la Scuola d’Europa e il Ventotene Europa Festival proprio sull’isola pontina. Nella sua azione di divulgazione culturale crede che, in un momento storico così difficile, sia necessario ripartire dai principi ispiratori del “Manifesto” cominciando dalla lettura e dalla riflessione su quel testo e sull’esperienza delle guerre, delle dittature e della violenza da cui quelle parole di pace scaturivano. Una lettura che diventa particolarmente evocativa a 100 anni esatti dal giorno in cui Benito Mussolini, a Milano, aspettava lo svolgersi degli eventi in corso a Roma: sarebbe fuggito in Svizzera, se la Marcia fosse andata male; sarebbe tornato a Roma per ricevere dal Re l’incarico di formare il nuovo governo, se fosse andata bene. E così fu. Il riferimento a Milano è centrale per gli alti rimandi storici del testo e per la tradizione antifascista della città, ma anche perché a Milano, nel 1943, fu fondato il Movimento Federalista Europeo e da lì si è irradiato il pensiero elaborato nel “Manifesto”.
La descrizione non è esatta.
A Bergamo sono stati introdotti nuovi elementi, gli attori sono diversi così vone i partner dell evento.
Pietro Foresti
A Ventotene, isola pontina e luogo di confino politico durante gli anni del fascismo, con la
scrittura del “Manifesto” di Spinelli, Rossi e Colorni, nacque nel 1941 l’idea di un’Europa
unita e pacificata. Un’Europa capace di guardare criticamente alla sua storia presente e
passata e di farsi baluardo di pace,cooperazione, accoglienza, democrazia, uguaglianza e
solidarietà tra i popoli.
L’Associazione La Nuova Europa, il Movimento Federalista Europeo e la Gioventù
Federalista di Bergamo sono impegnate nella diffusione dei valori solidali dell’Unione
europea e nella formazione delle giovani generazioni. Nella loro azione di divulgazione
culturale ritengono importante ripartire dai principi ispiratori del “Manifesto”
cominciando dalla lettura e dalla riflessione su quel testo e sull’esperienza delle guerre,
delle dittature e della violenza da cui quelle parole di pace scaturivano.
Gli attori daranno voce ad alcuni protagonisti di allora (Altiero Spinelli, Ernesto Rossi,
Ursula Hirschmann e Ada Rossi) ed il professore Piero Graglia (Professore di storia
dell’integrazione europea) sarà la voce narrante e ci condurrà alla comprensione dei fatti
storici e della loro attualità.
Il Politecnico delle arti di Bergamo (ex conservatorio) accompagnerà la serata con musiche
dal vivo.
Bergamo ha contribuito a questo processo storico attraverso la figura di Ernesto Rossi,
arrestato dai fascisti in aula durante una lezione presso l’Istituto Vittorio Emanuele II, e
Ada Rossi, moglie, che insieme a Ursula Hirschmann hanno portato il manifesto fuori
dall’Isola, a Milano e Roma in clandestinità rischiando la propria libertà, per diffonderlo
nell’Italia e nell’Europa.
A Milano, nel1943, fu fondato il Movimento Federalista Europeo, dicui quest’anno ricorre
l’80° anniversario, e da lì si è irradiato il pensiero elaborato nel “Manifesto”.