Mercoledì 23 ottobre 2013, presso la Casa della Cultura in via Borgogna 3, a Milano, si terrà l’incontro:
L’Italia ha bisogno di una legge contro il negazionismo?
Riflessioni e discussioni sulla proposta di legge per introdurre il reato di negazionismo.
Evento organizzato da Casa della Cultura e Istituto per la storia del movimento di liberazione in Italia.
Interventi di David Bidussa, Roberto Chiarini, Marcello Flores, Valerio Onida e Amedeo Santosuosso.
Nell’immagine: Antonello Silverini, “Gli storici del negazionismo”, 2012 llustrazione per La Lettura – Corriere della Sera
una legge sancisce un reato, ma non risolve il problema che deve essere affrontato alla base: educazione alla memoria storica permanente!
Non solo: in un certo senso toglie dalle spalle dei cittadini la responsabilità delle decisioni che potranno essere prese in base alla legge, per affidarla alle istituzioni. Invece è necessario coinvolgere le persone comuni nei quartieri che abitiamo, per trarre da noi stessi il senso intimo della necessità di lottare contro il male compiuto da uomini e donne come noi.
Anna
Come fare per aderire all’appello pubblicato oggi, 27 ottobre 2013, sul sole24ore?
L’indirizzo pubblicato sul giornale (http://www.italia-resistenza.it/in_evidenza/negazionismo-petizione-insmli-1070) è una pagina sconosciuta per il sito, ma anche la ricerca libero non ritrova la suddetta petizione.
La mia riflessione è che la legge rischia di sortire effetti altrettanto negazionisti ed anti-revisionisti quanto il fenomeno che si propone di contrastare. E’ poi ridicola la pena da uno a cinque anni inflitta per quello che non può che essere definito diversamente da un reato d’opinione.
Mi si spieghi perché i giornalisti non possano andare in carcere per diffamazione (la diffamazione NON è un crimine senza vittime e chi la compie può trarne immensi vantaggi). Invece, la galera potrebbe toccare a storici anche seri che propongono tesi anche serie – non certo il caso della maggioranza dei negazionisti.
Se incitare alla stupidità può essere considerato un reato, allora il primo criminale è lo Stato!
Luigi Recupero
dottorato in storia presso l’università di Catania