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Apprendiamo con profondo dolore l’improvvisa scomparsa di Renzo Biondo “Boscolo”, Presidente onorario dell’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (associato alla rete INSMLI). Renzo Biondo è stato partigiano, antifascista, democratico, da sempre impegnato nel difendere, tutelare e promuovere i valori della Resistenza e della Costituzione. Iveser e INSMLI si stringono con affetto attorno alla moglie Manuela e alla famiglia.

Nato a Treviso l’8 marzo 1926 si trasferì subito a Venezia. Dopo l’8 settembre 1943 si avvicinò agli ambienti antifascisti cittadini vicini al Partito d’Azione, assieme ad altri giovani studenti effettuò diverse azioni che gli costarono la detenzione nel carcere di S.M. Maggiore. Nel maggio 1944 decise di salire in montagna nella zona della Val Cellina ricoprendo diversi incarichi nella Brigata osovana-garibaldina “Ippolito Nievo”. Nel dopoguerra diresse il quindicinale partigiano “Vento di montagna”. Uscito dall’Anpi, assieme a Ferruccio Parri, fu tra i fondatori della Fiap nella quale continuò il suo impegno fino ai giorni nostri. Laureatosi in Giurisprudenza a Padova ha esercitato per cinquan’anni la professione di avvocato civilista, negli anni ’70 ha diretto la rivista “Cronaca Forense” sui problemi della giustizia italiana. Segretario generale del Comitato Italiano per Venezia, assieme a Bruno Visentini ha curato il recupero di molti edifici storici della città lagunare. E’ stato tra i fondatori dell’Istituto veneziano per la storia della Resistenza, di cui fu a lungo membro del Consiglio direttivo, e fino ad oggi Presidente onorario. Sulla Resistenza ha scritto numerosi libri e contributi, tra cui Il verde, il rosso, il bianco (Cleup, 2002), Giustizia e Libertà e Partito d’Azione, assieme a Marco Borghi (Nuovadimensione, 2005).

Il commiato civile si terrà lunedì 9 dicembre, alle ore 11.00, a Ca’ Farsetti, Municipio di Venezia.

(dal sito Iveser)