Premessa
Mentre in Europa il conflitto vede la Germania avvicinarsi lentamente ma inesorabilmente alla sconfitta, per il Movimento di liberazione italiano la situazione è rischiosa e complicata. Nell’estate del 1944 si era registrata una grande crescita numerica delle formazioni partigiane, che avevano arruolato sempre più combattenti. Le azioni armate e di spionaggio portate a termine con successo erano state moltissime.
Il proclama Alexander del 13 novembre e i grandi rastrellamenti nazisti e fascisti dell’inverno erano però giunti come una scure inattesa, falcidiando gli organici delle brigate partigiane sia in pianura che in montagna.
Ora, nelle città lacerate dai bombardamenti e controllate dai nazifascisti, la caccia a chi appartiene alla Resistenza si fa più serrata e accanita. L’appoggio della popolazione diventa fondamentale, per trovare rifugio e nascondere il materiale destinato alla lotta di liberazione (armi, cibo, ma pure volantini e stampa propagandistica), o anche solo semplicemente per non essere denunciati, in attesa della conclusione delle ostilità, che la radio e i giornali clandestini descrivono come sempre più vicina.
Milano, ancora scossa dai fatti di piazzale Loreto dell’agosto 1944 e dalle bombe, sembra trattenere il respiro, mentre i capi della Resistenza prendono posizione e pianificano l’attività clandestina che dovrà condurre la città e l’Italia tutta alla liberazione.
- Scheda storica riassuntiva sulla lotta partigiana
- Milano in guerra – documentario di Rai storia
Milano45 è un gioco urbano ideato e realizzato dall’Associazione PopHistory nell’ambito di un progetto coordinato dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri.
Sia il gioco urbano che le sue declinazioni digitali sono state rese possibili grazie a un finanziamento della Fondazione Cariplo.