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Pubblicazioni. Presentazione. A Pavia Insegnare libertà al Collegio Universitario S. Caterina da Siena
PAVIAmartedì 14 gennaio 2020, ore 18:00
Pavia, martedì 14 gennaio 2020, ore 18.00, Collegio Universitario S. Caterina da Siena, Via S. Martino 17/B. Sala Magenes. Il prof. Pierangelo Lombardi (Università di Pavia, Istituto Pavese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea) incontrerà Massimo Castoldi (Università di Pavia, Fondazione Memoria della Deportazione), autore di Insegnare libertà. Storie di maestri antifascisti, Donzelli 2018. L’iniziativa si svolge in collaborazione con la Società Dante Alighieri. Comitato di Pavia. Il volume è dedicato a quella parte della classe magistrale, fieramente risoluta nel proprio compito, disposta a combattere con ogni mezzo la propaganda del regime, tra i quali molti o molte furono costretti o costrette a lasciare l’insegnamento, conobbero il confino, caddero vittime della violenza fascista e poi, anche, di quella nazista. Nei primi anni del secolo, dalla fondazione dell’Unione magistrale nel 1900 all’istituzione del Sindacato magistrale aderente alla Confederazione generale del lavoro nel 1919, i maestri avevano acquisito sempre più consapevolezza del loro ruolo di educatori e di operatori sociali, non ritenendosi più soltanto sacerdoti laici con la missione dell’educazione nazionale. Sentivano di dover partecipare in modo attivo alla vita socio-culturale dell’Italia, nella lotta contro l’analfabetismo, nella creazione di una coscienza civica e unitaria, ma anche nello sviluppo del socialismo o del cattolicesimo popolare, che, sebbene in conflitto tra loro, si fondavano sulla medesima necessità di un’istruzione diffusa. Se il fascismo guardò alla scuola elementare come al luogo di formazione e di costruzione della coscienza del nuovo bambino soldato fedele al regime, molti maestri ne contrastarono il linguaggio e i modelli culturali, educando i bambini a principi alternativi: patriottismo, e non nazionalismo, solidarietà, fratellanza e libertà, anziché violenza, razzismo e cieca obbedienza. Il volume racconta soltanto dodici storie, ma potrebbero essere molte di più. Lo scopo è stato quello di rappresentare modalità differenti di opposizione alla cultura dominante, da quelle più aperte e frontali, a quelle più calcolate e addirittura dissimulate. Uomini e donne, socialisti, cattolici, liberali o semplicemente patrioti, questi maestri e queste maestre testimoniano che la loro battaglia silenziosa fu possibile, nonostante tutto, e che è stata, ben oltre la sfida e la ribellione, una vera lezione di Resistenza civile.
Indice del volume:
Notizia inserita da: Fondazione Memoria della deportazione archivio biblioteca "Pina e Aldo Ravelli"