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Le stragi naziste e fasciste in Friuli (1943-1945). Una lettura critica tra bilanci e nuove prospettive di ricerca di Irene Bolzon, Fabio Verardo pubblicato su Italia Contemporanea n. 286 , aprile 2018

Durante l’occupazione nazista (1943-1945) il Friuli venne inglobato all’interno dell’Operationszone Adriatisches Küstenland (Ozak). Il contributo propone un aggiornamento di respiro regionale sulle violenze commesse in Friuli alla luce dei dati emersi nell’ambito del progetto nazionale Per un Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia. L’analisi del caso friulano, isolato rispetto agli altri territori dell’Ozak, permette di indagare le dinamiche peculiari di un territorio collocato in una posizione strategica rispetto al settore nord-est dell’Italia occupata. Interessata da un’attività stragista consistente a partire dall’estate del 1944, la regione si caratterizza per forme di violenza diffuse e capillari, indirizzate con particolare brutalità contro partigiani e civili considerati in collegamento con la Resistenza, secondo modalità però discontinue rispetto a quelle adottate in Istria o in prossimità della linea del fonte.

L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – Le stragi naziste e fasciste in Friuli (1943-1945). Una lettura critica tra bilanci e nuove prospettive di ricerca


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