Abstracts della rivista
Il ruolo di Renzo De Felice di Gianpasquale Santomassimo pubblicato su Italia Contemporanea n. 212 , settembre 1998
L’opera di Renzo De Felice ha fornito grandi e imprescindibili contributi alla storia del fascismo; ha anche dato luogo a una lunga polemica con la storiografica di ispirazione antifascista, alimentata dai mass-media e dalle interviste dell’autore, che è stata parte integrante, in Italia, del dibattito storiografico sul fascismo. L’inserimento di De Felice nell’alveo del revisionismo storico, respinto dall’interessato, è stato sostenuto in primo luogo da numerosi estimatori che si sono richiamati alle sie tesi. I punti generali caratterizzanti del "revisionismo" di De Felice si possono riassumere nella tendenza a sfumare o negare la dimensione internazionale del fenomeno fascista, acuendo differenze e contrasti tra fascismo italiano, fascismo tedesco ed altre esperienze fasciste; nella tendenza a rivalutare momenti e aspetti del regime fascista nel raffronto con l’esperienza dell’Italia repubblicana; infine, nella propensione a ridimensionare ruolo e portata dell’antifascismo e della Resistenza nella storia d’Italia. Altri pinti controversi sono la negazione di responsabilità dirette del fascismo italiano nello sterminio degli ebrei; una ricostruzione della politica estera e coloniale fascista che ne attenua le connotazioni aggressive ed eversive dell’ordine internazionale; un riesame dei diversi aspetti dell’operato di Mussolini quale uomo di governo e "statista", che è sembrato privilegiare il terreno delle intenzioni anziché dei risultati, giungendo per questa via a valutazioni spesso benevole e giustificative del suo operato. L’intreccio strettissimo tra dibattito storiografico e polemica politico-culturale contro una mitica "vulgata antifascista", che ha caratterizzato, soprattutto nell’ultimo ventennio, le discussioni attorno all’opera di De Felice, ha creato un clima del tutto particolare, nel quale si sono intrecciati esaltazioni acritiche e rifiuti pregiudiziali, prescindendo spesso da un esame complessivo e approfondito dell’opera dello storico.