Abstracts della rivista
Appunti sulle relazioni tra storiografia e romanzo di Massimo Legnani pubblicato su Italia Contemporanea n. 213 , dicembre 1998
Nell’articolo, un intervento nel dibattito sulla questione del rapporto tra storiografia e romanzo, riapertasi anche in Italia in relazione tra l’altro alla diffusione e al successo di pubblico delle biografie storiche, l’autore propone la necessità di una riflessione sia su alcune posizione espresse sulla questione già nell’Ottocento sia sulle risultanze del dibattito su natura e destini del romanzo che ha preso il via negli anni venti. Dalla cultura preromantica e romantica, in cui la storia viene vista come sede del pubblico e il romanzo come sede del privato, si passa a quella diversificata della seconda metà dell’Ottocento, in cui a Legnani pare di grande rilievo la posizione di autori come James che vede, da un lato, nella totalità storica il fine della rappresentazione e, dall’altro, l’esperienza come “l’atmosfera stessa della mente”. Negli anni venti e trenta, a partire dalla constatazione condivisa che le forme ottocentesche si sono dissolte, si apre un dibattito sui caratteri e sulla sorte del romanzo: alle posizioni di rifiuto di ogni ancoraggio al tempo storico e alla sostanziale identificazione di realtà e personaggio, proprie della cultura anglosassone, si affiancano quelle di autori come Ortega y Gasset, fiducioso nella possibilità di rinnovamento di storiografia e romanzo in un fecondo rapporto con la psicologia. In campo marxista, alla visione del romanzo come epopea borghese di Lukács si contrappone quella di Bachtin, per il quale la questione del rapporto tra le due aree si definisce come problema del rapporto tra romanzo, realtà socioeconomiche, altre sfere ideologiche. L’autore, abbracciando la visione bachtiniana del romanzo come interprete della trasformazione e dell’ideologia in formazione, conclude chiedendosi che cosa significhi nella storia degli intellettuali e in quella sociale complessiva del nostro paese l’incertezza e la discontinuità della presenza del genere romanzo. (p.r.)