Abstracts della rivista
L'esilio repubblicano in Colombia. Contributi al progresso culturale, socio-economico e scientifico di María Eugenia Martínez Gorroño, Juan Luis Hernández Álvarez pubblicato su Italia Contemporanea n. 248 , settembre 2007
L’afflusso in Colombia di repubblicani spagnoli, esuli della guerra civile, fu abbastanza ridotto sotto il profilo quantitativo, a causa di una politica d’accoglienza restrittiva e di una selezione funzionale alle necessità del paese. Il partito liberale allora al potere favorì l’arrivo di alcuni gruppi di professionisti, intellettuali e scienziati che, nei rispettivi campi di attività, aprirono nuove strade ed ebbero un’incidenza enorme nella società, nella cultura, nell’istruzione, nell’industria, nella ricerca e nello sviluppo scientifico. Gli spagnoli che vennero accolti svolsero un lavoro enorme intorno al quale si organizzarono e strutturarono in Colombia diversi settori. Vennero create diverse istituzioni, volute e dirette da specialisti che avevano dovuto abbandonare la Spagna, che operarono come promotori di innovazione e di crescita per il paese, e la cui attività fu poi proseguita dai loro allievi colombiani. Di fronte alla difficoltà di delineare in un saggio relativamente breve l’esilio repubblicano in Colombia nel suo complesso, senza incorrere in eccessive semplificazioni, si è scelto di delineare il contributo di tre esuli: José Cuatrecasas Arumi, botanico di fama internazionale tra i maggiori del Novecento; Antonio García Banús chimico farmaceutico anch’egli di livello internazionale; e Manuel Usano Martín, giovane medico e professore di educazione fisica. I loro percorsi rappresentano in modo emblematico l’enorme importanza del contributo fornito dai rifugiati alla vita socio-culturale ed economica della Colombia, così come l’elemento comune e abbastanza generale proprio di tale gruppo, rappresentato dal lavoro all’interno delle università.