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Sturzo e il movimento cattolico a Messina. L'egemonia clerico-moderata 1890-1926 di Antonio Cicala pubblicato su Italia Contemporanea n. 259 , giugno 2010

Il saggio concerne la natura del movimento cattolico a Messina, delle cui componenti - liberali cattolici e intransigenti - vengono ricostruiti gli organigrammi, che evidenziano in particolare la continuità delle presenze degli esponenti clerico-moderati, come nel resto della Sicilia e in tutto il Mezzogiorno. L’autore, in proposito, smonta alcune mistificazioni operate da Angelo Sindoni in un recente saggio su Sturzo e Messina, tendenti ad affermare piena sintonia tra l’‘intransigente’ Sturzo e Giuseppe Fortino, leader del movimento cattolico messinese, protagonista invece di un’amministrazione clerico-moderata. In realtà Sturzo, che nonostante i contrasti politici aveva buoni rapporti con i dirigenti cattolici messinesi, era in sintonia con Attilio Salvatore, dirigente del movimento giovanile, il quale tuttavia, per la giovane età, non aveva peso e rilievo negli equilibri politici cittadini che vedevano l’egemonia clerico-moderata prevalere ancora nelle amministrative dal 1914 al 1919 e condizionare nel primo dopoguerra la vita interna del Partito popolare italiano (Ppi). Ciò determinò la sconfitta della componente democratico-sturziana di Attilio Salvatore e l’affermazione della linea filofascista, attivamente sostenuta dal vescovo Angelo Paino.

L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Sturzo e il movimento cattolico a Messina. L’egemonia clerico-moderata 1890-1926


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