Seleziona una pagina

Abstracts della rivista

Hai selezionato:

Tra il serio e il faceto. I giornali satirici italiani del dopoguerra 1944-1963 di Dario Pasquini pubblicato su Italia Contemporanea n. 262 , marzo 2011

Il saggio ricostruisce nei suoi caratteri essenziali il contesto della stampa satirica italiana dal secondo dopoguerra agli anni sessanta. L’autore sostiene che la notevole fioritura di giornali satirici nella seconda metà degli anni quaranta sia da ricondurre al perdurare di una tradizione satirica che anche durante il fascismo era rimasta forte. Proprio il peso di questa tradizione, secondo l’autore, contribuì al fatto che a poco a poco le riviste orientate a sinistra scomparvero e le uniche testate satiriche a restare in circolazione furono di orientamento conservatore o neofascista. Tali giornali tuttavia si rivelarono incapaci di rinnovarsi, tanto che verso la metà degli anni sessanta l’intera stampa satirica italiana sparì in pratica dalla circolazione. Fra i giornali oggetto del saggio, sui quali vengono forniti numerosi dati riguardanti la tiratura, le vicende editoriali e la composizione della redazione, spiccano i conservatori "Candido" di Giovanni Guareschi e "Il Travaso" di Guasta; l’antifascista "Cantachiaro"; l’anticlericale "Don Basilio"; i neofascisti "Il Merlo giallo" di Alberto Giannini e "Asso di bastoni". Ritenendo inadeguate alcune interpretazioni che emergono dalla recente letteratura su Guareschi, l’autore pone l’accento sul rapporto di tipo affettivo ed esistenziale che legò lo scrittore al fascismo.

L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Tra il serio e il faceto. I giornali satirici italiani del dopoguerra 1944-1963


Il portale dell'Istituto Nazionale è realizzato grazie al contributo di
Il contenuto di questo portale è protetto da copyright dal protocollo Creative Commons Attribution 3.0 Italy License