Abstracts della rivista
Abstract del numero 276, dicembre 2014
(Visualizza tutti gli articoli del numero)- Alessandro Santagata
"Invece dei missili" I cattolici e la "profezia" della pace: dalla campagna per il Vietnam alla protesta di Comiso
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Il saggio ripercorre i momenti principali che hanno scandito nel secondo dopoguerra il dibattito interno al mondo cattolico italiano circa la legittimazione dei conflitti e il pacifismo. In particolare, si focalizza sul movimento di protesta contro l’installazione degli euromissili presso l’aeroporto Nato di Comiso (1980-1985). La prima parte analizza le discussioni che hanno caratterizzato il lento processo di revisione della dottrina della “guerra giusta”, che sfocerà nelle risoluzioni del concilio Vaticano II; segue un approfondimento sulle tensioni tra le Comunità di base e magistero, generate dall’escalation in Vietnam. La seconda esamina nel dettaglio le differenti prese di posizione sulla questione dei missili. L’obiettivo è mostrare come tutto ciò abbia portato all’affermazione del carattere “profetico” del discorso religioso sulla pace nell’immaginario dei militanti cattolici, non senza scontri con la Dc e l’episcopato e non senza lasciti rilevanti sull’intera cultura del pacifismo italiano e della Chiesa cattolica
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - "Invece dei missili" I cattolici e la "profezia" della pace: dalla campagna per il Vietnam alla protesta di Comiso
- Antonio Baglio, Vincenzo Schirripa
"Tutti a Comiso". La lotta contro gli euromissili in Italia 1981-1983
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Il riarmo nucleare che caratterizzò l’ultima decade della Guerra fredda fu contrastato da una vasta mobilitazione transnazionale. La cittadina siciliana di Comiso, destinata a ospitare 120 missili Cruise, ne fu una delle capitali. Nel contesto di un nuovo quadro delle relazioni internazionali e delle sue ripercussioni sugli equilibri politici italiani, il saggio ripercorre le lotte contro la dislocazione degli euromissili (1981-1983). Gli autori analizzano il ruolo esercitato dai partiti, in particolare dal leader del Pci siciliano Pio La Torre, e da una notevole varietà di movimenti e attori collettivi che diedero corpo a un inedito pacifismo di massa: sindacati, ecologisti, nonviolenti, femministe-pacifiste, comunità religiose e altre componenti ancora. Vengono infine approfonditi i rapporti fra la popolazione locale e le due città artificiali che presero forma attorno a Comiso: la base americana e gli insediamenti dei pacifisti giunti da tutto il mondo.
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - "Tutti a Comiso". La lotta contro gli euromissili in Italia 1981-1983
- Gregorio Sorgonà
Gli euromissili e il Msi Il neofascismo italiano e la sua area giovanile di fronte al rilancio della Guerra fredda 1979-1983
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Il saggio ricostruisce la reazione del Movimento sociale italiano (Msi) di fronte alla proposta di installazione e all’effettivo dispiegamento dei missili Pershing II e Cruise sul territorio europeo tra il 1979 e il 1983. L’obiettivo è di comprendere come il Msi, attraverso la sua area giovanile, percepisca questa scelta che segna la crisi del modello della distensione e proponga un paradigma di anticomunismo apprezzato da una parte rilevante del partito. Il saggio — avvalendosi prevalentemente delle pubblicazioni e dei documenti prodotti dall’area giovanile del partito, che consentono di ricostruire la composizione stratificata della cultura politica neofascista — sviluppa, all’interno di uno stesso arco cronologico, due nuclei tematici: il primo concerne la rappresentazione della Guerra fredda dopo la fine della distensione, il secondo il modo in cui è descritta la composizione generazionale e ideologica dei movimenti di protesta che contestano l’installazione dei missili nucleari.
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Gli euromissili e il Msi Il neofascismo italiano e la sua area giovanile di fronte al rilancio della Guerra fredda 1979-1983
- Frediano Sessi
Lo storico e la seduzione del successo mediatico
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
I tre interventi sono preceduti da un’introduzione di Alessandro Casellato e Toni Rovatti. Frediano Sessi (Lo storico e la seduzione del successo mediatico) sostiene che Luzzatto utilizza un episodio della storia della banda Bachi-Levi — un presunto caso di giustizia sommaria di due adolescenti inermi, sproporzionata rispetto alla colpa — come fatto emblematico di una situazione che si potrebbe generalizzare, vale a dire, di un eccesso di giustizialismo e violenza tra i partigiani, e cerca di dimostrare quanto sia azzardata la ricostruzione che sottende un silenzio colpevole di Levi sull’accaduto. Agostino Bistarelli (Una costruzione a priori) riflette sul problema storiografico enunciato da Luzzatto, evidenziando alcune lacune nella coerenza interna del lavoro e l’assenza di riferimenti fondamentali alla letteratura scientifica sul tema, che rendono debole e forzata l’interpretazione dell’autore, la quale così risulta una “costruzione a priori” dovuta allo scorretto uso delle fonti. Alberto De Bernardi (Un contributo per discutere e scrivere la storia della Resistenza e della repubblica), dopo aver affermato che, se l’intento dell’autore fosse stato quello di approfondire la complessità del dramma umano del partigiano Levi rispetto all’evento, egli avrebbe fallito, legge invece il volume come una microstoria della Resistenza. In quest’ottica, il lavoro di Luzzatto è, a suo avviso, un invito e un contributo alla discussione di alcune questioni nodali della nostra storia repubblicana.
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Lo storico e la seduzione del successo mediatico
- Agostino Bistarelli
Una costruzione a priori
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
I tre interventi sono preceduti da un’introduzione di Alessandro Casellato e Toni Rovatti. Frediano Sessi (Lo storico e la seduzione del successo mediatico) sostiene che Luzzatto utilizza un episodio della storia della banda Bachi-Levi — un presunto caso di giustizia sommaria di due adolescenti inermi, sproporzionata rispetto alla colpa — come fatto emblematico di una situazione che si potrebbe generalizzare, vale a dire, di un eccesso di giustizialismo e violenza tra i partigiani, e cerca di dimostrare quanto sia azzardata la ricostruzione che sottende un silenzio colpevole di Levi sull’accaduto. Agostino Bistarelli (Una costruzione a priori) riflette sul problema storiografico enunciato da Luzzatto, evidenziando alcune lacune nella coerenza interna del lavoro e l’assenza di riferimenti fondamentali alla letteratura scientifica sul tema, che rendono debole e forzata l’interpretazione dell’autore, la quale così risulta una “costruzione a priori” dovuta allo scorretto uso delle fonti. Alberto De Bernardi (Un contributo per discutere e scrivere la storia della Resistenza e della repubblica), dopo aver affermato che, se l’intento dell’autore fosse stato quello di approfondire la complessità del dramma umano del partigiano Levi rispetto all’evento, egli avrebbe fallito, legge invece il volume come una microstoria della Resistenza. In quest’ottica, il lavoro di Luzzatto è, a suo avviso, un invito e un contributo alla discussione di alcune questioni nodali della nostra storia repubblicana.
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Una costruzione a priori
- Alberto De Bernardi
Un contributo per di- scutere e scrivere la storia della Resistenza e della repubblica
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
I tre interventi sono preceduti da un’introduzione di Alessandro Casellato e Toni Rovatti. Frediano Sessi (Lo storico e la seduzione del successo mediatico) sostiene che Luzzatto utilizza un episodio della storia della banda Bachi-Levi — un presunto caso di giustizia sommaria di due adolescenti inermi, sproporzionata rispetto alla colpa — come fatto emblematico di una situazione che si potrebbe generalizzare, vale a dire, di un eccesso di giustizialismo e violenza tra i partigiani, e cerca di dimostrare quanto sia azzardata la ricostruzione che sottende un silenzio colpevole di Levi sull’accaduto. Agostino Bistarelli (Una costruzione a priori) riflette sul problema storiografico enunciato da Luzzatto, evidenziando alcune lacune nella coerenza interna del lavoro e l’assenza di riferimenti fondamentali alla letteratura scientifica sul tema, che rendono debole e forzata l’interpretazione dell’autore, la quale così risulta una “costruzione a priori” dovuta allo scorretto uso delle fonti. Alberto De Bernardi (Un contributo per discutere e scrivere la storia della Resistenza e della repubblica), dopo aver affermato che, se l’intento dell’autore fosse stato quello di approfondire la complessità del dramma umano del partigiano Levi rispetto all’evento, egli avrebbe fallito, legge invece il volume come una microstoria della Resistenza. In quest’ottica, il lavoro di Luzzatto è, a suo avviso, un invito e un contributo alla discussione di alcune questioni nodali della nostra storia repubblicana.
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Un contributo per di- scutere e scrivere la storia della Resistenza e della repubblica
- Marco Fincardi
Lo squadrismo secondo Vivarelli, a quasi mezzo secolo dal suo primo volume
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Roberto Vivarelli ha pubblicato nei decenni scorsi due corposi studi sulle origini del fascismo, senza spingersi cronologicamente oltre il 1920 e arrivare così a dare conto del fenomeno dello squadrismo. Solo il terzo volume, che ora completa la sua Storia delle origini del fascismo, affronta di petto la questione. Vivarelli presenta lo squadrismo come un’inevitabile energica reazione patriottica a presunte prepotenze selvagge compiute dai socialisti in diverse regioni e a presunte irrisolutezze dei governi liberali nel reprimerle; pur condannando l’autoritarismo e l’avventurismo del progetto politico di Mussolini, egli cerca di rivalutare eticamente e persino di eroicizzare la soggettività squadrista, attribuendo forti valenze di etica civica alle sue violenze che — diversamente da quanto ritiene la generalità della storiografia — non sarebbero state motivate da reazione di classe all’ascesa del movimento dei lavoratori.
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Lo squadrismo secondo Vivarelli, a quasi mezzo secolo dal suo primo volume
- Valentino Zaghi
Giacomo Matteotti. Una rassegna bibliografica
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
L’autore rivisita — nel novantesimo anniversario dell’assassinio — il lavoro storiografico su Giacomo Matteotti, al quale ha impresso un’importante svolta, a partire dagli anni settanta del Novecento, Stefano Caretti, con il recupero di tutte le sue opere. Matteotti ha lasciato tracce profonde nella storia italiana del Novecento, ispirando intere generazioni e suscitando sentimenti profondi e duraturi; la sua figura di intransigente antifascista ha attecchito simbolicamente nell’immaginario popolare e, con maggiore concretezza, nella guerra di Spagna e nella Resistenza, con l’intitolazione al suo nome di reparti combattenti. Dopo la liberazione, in centinaia di paesi e di città gli sono stati dedicati ponti, piazze, viali, strade, edifici scolastici e abitativi, perfino competizioni sportive. Di Matteotti si sono occupate anche la letteratura e il cinema, ricostruendone il pensiero, l’attività politica e soprattutto le vicende del suo drammatico omicidio nel 1924.
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Giacomo Matteotti. Una rassegna bibliografica
- Isabella Insolvibile
Autoassoluzione di una nazione. Il racconto egemonico dell’Italia nella seconda guerra mondiale
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Il volume di Filippo Focardi, Il cattivo tedesco e il bravo italiano. La rimozione delle colpe della seconda guerra mondiale, ricostruisce le strategie politico-culturali sottese alla costruzione della memoria italiana della seconda guerra mondiale, una memoria epurata di tut-to ciò che stridesse con il mito fondante dell’identità della nazione, quello degli “italiani brava gente”. La totale colpevolizzazione della Germania per lo scatenamento della guerra e il “mito della Resistenza” come lotta per la sola indipendenza nazionale sono gli assi portanti di un discorso attentamente elaborato da più agenti — gli Alleati, l’entourage monarchico-badogliano e l’intellighenzia antifascista — uniti dall’obiettivo comune di fornire all’Italia l’immagine di una nazione “assolta”. Il confronto continuo con le fonti e la storiografia precedente e l’attenzione al contesto internazionale rendono il volume indispensabile per una riapertura del discorso anche al di là dell’ambito specialistico, in vista della costruzione di una memoria finalmente consapevole.
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Autoassoluzione di una nazione. Il racconto egemonico dell’Italia nella seconda guerra mondiale
- Andrea Bandierini
Rosa e Ballo editori. Una segnalazione archivistica
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Il contributo si propone di mostrare l’opportunità e la fecondità di un’analisi approfondita del materiale presente nell’Archivio Rosa e Ballo editori conservato presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, intendendo così suggerire un’ipotesi di ricerca che renda conto del ruolo che la casa editrice svolse nella Milano del biennio 1943-1944 attraverso le sue scelte editoriali nell’ambito del teatro tedesco. L’autore ha selezionato e indagato quei materiali che meglio restituiscono la qualità di un lavoro editoriale che risalta per la vivida progettualità e per l’impegno volto a riscoprire un patrimonio quasi assente dal dibattito pubblico italiano, nel tentativo di instaurare un dialogo nuovo con la cultura tedesca, che proseguirà in modo fruttuoso nella Milano del dopoguerra.
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Rosa e Ballo editori. Una segnalazione archivistica
- Luciana Granzotto
Storia e memoria: l’eccidio di Cefalonia
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Sotto questo titolo sono raccolte le note relative ad alcuni convegni promossi sino a oggi dalla rete degli Istituti per la storia della Resistenza in occasione del settantesimo anniversario della Resistenza italiana (2013-2015) nel contesto di quello della seconda guerra mondiale. Esse sono introdotte da alcune riflessioni di Nicola Labanca circa il ruolo degli istituti della rete nello studio e nella ricerca sull’evento fondante della repubblica italiana; circa la molteplicità nelle forme e nella cronologia della Resistenza italiana stessa (che inducono gli storici a parlare di Resistenze al plurale). I convegni di cui si tratta sono i seguenti: “Storia e memoria: l’eccidio di Cefalonia” (Venezia, 27 settembre 2013); “1943. Leggere il tempo negli spazi: Napoli, Campania, Mezzogiorno e Mediterraneo” (Napoli, 17-19 ottobre 2013); “1943. L’anno della svolta” (Padova, 20-22 novembre 2013); “Lo sbarco in Sicilia e il mondo nuovo” (Palermo, 28-29 novembre 2013); “La guerra nel cuore del Mediterraneo. Il 1943 tra storia e memoria” (Catania, 8-9 maggio 2014); “1943. Alle origini di un nuovo inizio” (Bologna, 29-30 novembre 2013); “1914-1944. L’Italia nella guerra europea dei trent’anni” (Firenze, 21-23 maggio 2014)
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Storia e memoria: l’eccidio di Cefalonia
- Francesco Soverina
1943. Leggere il tempo negli spazi: Napoli, Campania, Mezzogiorno e Mediterraneo
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Sotto questo titolo sono raccolte le note relative ad alcuni convegni promossi sino a oggi dalla rete degli Istituti per la storia della Resistenza in occasione del settantesimo anniversario della Resistenza italiana (2013-2015) nel contesto di quello della seconda guerra mondiale. Esse sono introdotte da alcune riflessioni di Nicola Labanca circa il ruolo degli istituti della rete nello studio e nella ricerca sull’evento fondante della repubblica italiana; circa la molteplicità nelle forme e nella cronologia della Resistenza italiana stessa (che inducono gli storici a parlare di Resistenze al plurale). I convegni di cui si tratta sono i seguenti: “Storia e memoria: l’eccidio di Cefalonia” (Venezia, 27 settembre 2013); “1943. Leggere il tempo negli spazi: Napoli, Campania, Mezzogiorno e Mediterraneo” (Napoli, 17-19 ottobre 2013); “1943. L’anno della svolta” (Padova, 20-22 novembre 2013); “Lo sbarco in Sicilia e il mondo nuovo” (Palermo, 28-29 novembre 2013); “La guerra nel cuore del Mediterraneo. Il 1943 tra storia e memoria” (Catania, 8-9 maggio 2014); “1943. Alle origini di un nuovo inizio” (Bologna, 29-30 novembre 2013); “1914-1944. L’Italia nella guerra europea dei trent’anni” (Firenze, 21-23 maggio 2014)
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - 1943. Leggere il tempo negli spazi: Napoli, Campania, Mezzogiorno e Mediterraneo
- Federico Giona, Silvia Madotto, Giulia Simone
1943. L’anno della svolta
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Sotto questo titolo sono raccolte le note relative ad alcuni convegni promossi sino a oggi dalla rete degli Istituti per la storia della Resistenza in occasione del settantesimo anniversario della Resistenza italiana (2013-2015) nel contesto di quello della seconda guerra mondiale. Esse sono introdotte da alcune riflessioni di Nicola Labanca circa il ruolo degli istituti della rete nello studio e nella ricerca sull’evento fondante della repubblica italiana; circa la molteplicità nelle forme e nella cronologia della Resistenza italiana stessa (che inducono gli storici a parlare di Resistenze al plurale). I convegni di cui si tratta sono i seguenti: “Storia e memoria: l’eccidio di Cefalonia” (Venezia, 27 settembre 2013); “1943. Leggere il tempo negli spazi: Napoli, Campania, Mezzogiorno e Mediterraneo” (Napoli, 17-19 ottobre 2013); “1943. L’anno della svolta” (Padova, 20-22 novembre 2013); “Lo sbarco in Sicilia e il mondo nuovo” (Palermo, 28-29 novembre 2013); “La guerra nel cuore del Mediterraneo. Il 1943 tra storia e memoria” (Catania, 8-9 maggio 2014); “1943. Alle origini di un nuovo inizio” (Bologna, 29-30 novembre 2013); “1914-1944. L’Italia nella guerra europea dei trent’anni” (Firenze, 21-23 maggio 2014)
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - 1943. L’anno della svolta
- Brunello Mantelli
Lo sbarco in Sicilia e il mondo nuovo
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Sotto questo titolo sono raccolte le note relative ad alcuni convegni promossi sino a oggi dalla rete degli Istituti per la storia della Resistenza in occasione del settantesimo anniversario della Resistenza italiana (2013-2015) nel contesto di quello della seconda guerra mondiale. Esse sono introdotte da alcune riflessioni di Nicola Labanca circa il ruolo degli istituti della rete nello studio e nella ricerca sull’evento fondante della repubblica italiana; circa la molteplicità nelle forme e nella cronologia della Resistenza italiana stessa (che inducono gli storici a parlare di Resistenze al plurale). I convegni di cui si tratta sono i seguenti: “Storia e memoria: l’eccidio di Cefalonia” (Venezia, 27 settembre 2013); “1943. Leggere il tempo negli spazi: Napoli, Campania, Mezzogiorno e Mediterraneo” (Napoli, 17-19 ottobre 2013); “1943. L’anno della svolta” (Padova, 20-22 novembre 2013); “Lo sbarco in Sicilia e il mondo nuovo” (Palermo, 28-29 novembre 2013); “La guerra nel cuore del Mediterraneo. Il 1943 tra storia e memoria” (Catania, 8-9 maggio 2014); “1943. Alle origini di un nuovo inizio” (Bologna, 29-30 novembre 2013); “1914-1944. L’Italia nella guerra europea dei trent’anni” (Firenze, 21-23 maggio 2014)
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - Lo sbarco in Sicilia e il mondo nuovo
- Valeria Galimi
1943. Alle origini di un nuovo inizio
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Sotto questo titolo sono raccolte le note relative ad alcuni convegni promossi sino a oggi dalla rete degli Istituti per la storia della Resistenza in occasione del settantesimo anniversario della Resistenza italiana (2013-2015) nel contesto di quello della seconda guerra mondiale. Esse sono introdotte da alcune riflessioni di Nicola Labanca circa il ruolo degli istituti della rete nello studio e nella ricerca sull’evento fondante della repubblica italiana; circa la molteplicità nelle forme e nella cronologia della Resistenza italiana stessa (che inducono gli storici a parlare di Resistenze al plurale). I convegni di cui si tratta sono i seguenti: “Storia e memoria: l’eccidio di Cefalonia” (Venezia, 27 settembre 2013); “1943. Leggere il tempo negli spazi: Napoli, Campania, Mezzogiorno e Mediterraneo” (Napoli, 17-19 ottobre 2013); “1943. L’anno della svolta” (Padova, 20-22 novembre 2013); “Lo sbarco in Sicilia e il mondo nuovo” (Palermo, 28-29 novembre 2013); “La guerra nel cuore del Mediterraneo. Il 1943 tra storia e memoria” (Catania, 8-9 maggio 2014); “1943. Alle origini di un nuovo inizio” (Bologna, 29-30 novembre 2013); “1914-1944. L’Italia nella guerra europea dei trent’anni” (Firenze, 21-23 maggio 2014)
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - 1943. Alle origini di un nuovo inizio
- Francesco Fusi
1914-1944. L’Italia nella guerra europea dei trent’anni
pubblicato sul numero 276 di Italia contemporanea, dicembre 2014
Abstract:
Sotto questo titolo sono raccolte le note relative ad alcuni convegni promossi sino a oggi dalla rete degli Istituti per la storia della Resistenza in occasione del settantesimo anniversario della Resistenza italiana (2013-2015) nel contesto di quello della seconda guerra mondiale. Esse sono introdotte da alcune riflessioni di Nicola Labanca circa il ruolo degli istituti della rete nello studio e nella ricerca sull’evento fondante della repubblica italiana; circa la molteplicità nelle forme e nella cronologia della Resistenza italiana stessa (che inducono gli storici a parlare di Resistenze al plurale). I convegni di cui si tratta sono i seguenti: “Storia e memoria: l’eccidio di Cefalonia” (Venezia, 27 settembre 2013); “1943. Leggere il tempo negli spazi: Napoli, Campania, Mezzogiorno e Mediterraneo” (Napoli, 17-19 ottobre 2013); “1943. L’anno della svolta” (Padova, 20-22 novembre 2013); “Lo sbarco in Sicilia e il mondo nuovo” (Palermo, 28-29 novembre 2013); “La guerra nel cuore del Mediterraneo. Il 1943 tra storia e memoria” (Catania, 8-9 maggio 2014); “1943. Alle origini di un nuovo inizio” (Bologna, 29-30 novembre 2013); “1914-1944. L’Italia nella guerra europea dei trent’anni” (Firenze, 21-23 maggio 2014)
L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni - 1914-1944. L’Italia nella guerra europea dei trent’anni
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