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Abstracts della rivista

Abstract del numero 285, dicembre 2017
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  • Salvatore Adorno Città industriali del Mezzogiorno (1950-1980) pubblicato sul numero 285 di Italia contemporanea, dicembre 2017 Abstract: Gli anni Sessanta e Settanta furono caratterizzati da una intensa produzione legislativa e da un ampio dibattito che coinvolse politici e tecnici intorno al tema dello sviluppo urbano. Nello stesso periodo si aprì un’articolata discussione sul tema dell’industrializzazione del Sud, legata ai primi esiti delle politiche industrialiste della Cassa inaugurate dalla legge 634 del 1957. Fu in questo contesto che nei territori del Mezzogiorno si incardinò il rapporto tra città e industria, dietro la spinta del pensiero meridionalista, con l’apporto convinto dell’urbanistica riformista, nella cornice programmatica del centro sinistra. Il saggio tratteggia le linee del dibattito politico e tecnico disciplinare sulle conseguenze dello sviluppo industriale sulle città e sui processi di urbanizzazione nel Sud, si sofferma inoltre su come la storiografia più recente ha affrontato il tema delle città meridionali, con l’obiettivo di offrire le coordinate di lettura entro cui inserire alcuni casi di studio di città industriali del Mezzogiorno.

    L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – Città industriali del Mezzogiorno (1950-1980)


  • Roberto Parisi Tra acciaio e petrolio. Storia dello spazio urbano-industriale di Napoli (1945-1985) pubblicato sul numero 285 di Italia contemporanea, dicembre 2017 Abstract: Il saggio intende ricostruire la storia del rapporto che si è instaurato a Napoli tra lo spazio urbano e l’industria nel corso del secondo Novecento. L’autore inquadra l’argomento nel più ampio panorama delle politiche nazionali per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno e affronta il caso-studio sotto il profilo storico-urbano, approfondendo i principali elementi di conflittualità che assunse la prospettiva dell’"intervento straordinario" nella pianificazione urbanistica e nella programmazione economica, entrambe caratterizzate dalla difficoltà di liberare la città dalla presenza dell’industria siderurgica e petrolchimica per favorire, in alternativa, lo sviluppo urbano della piccola e media manifattura, del commercio e del turismo. Considerando l’architettura come "voce" non secondaria del bilancio di un impresa, l’autore ripercorre le principali tappe del processo di trasformazione dello spazio urbano-industriale di Napoli, dalla ricostruzione postbellica fino alla comparsa delle prime forme di deindustrializzazione.

    L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – Tra acciaio e petrolio. Storia dello spazio urbano-industriale di Napoli (1945-1985)


  • Salvatore Romeo Taranto: città, sviluppo e territorio nel secondo dopoguerra (1945-1977) pubblicato sul numero 285 di Italia contemporanea, dicembre 2017 Abstract: Il contributo ricostruisce il processo di industrializzazione che ha interessato il territorio di Taranto a partire dagli anni Sessanta del Novecento. Si esamina la situazione dell’area nel decennio precedente, evidenziando i fattori che concorrevano alla crisi economica della città e le dinamiche che caratterizzavano lo sviluppo urbanistico. Si analizzano dunque le scelte localizzative per lo stabilimento siderurgico Italsider, e la conseguente modificazione dell’assetto territoriale. In seguito, si ricostruisce l’impatto dell’impianto sulla società locale, e l’impulso impresso alla trasformazione del tessuto urbano. Ci si sofferma dunque sul dibattito urbanistico degli anni Sessanta. Infine, si esaminano le conseguenze del "raddoppio" dello stabilimento: la scoperta dell’inquinamento industriale, lo scontro fra azienda e istituzioni locali sul controllo del territorio, la vertenza per il riassorbimento della disoccupazione di ritorno e la diversificazione dell’economia ionica.

    L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – Taranto: città, sviluppo e territorio nel secondo dopoguerra (1945-1977)


  • Melania Nucifora Il dibattito sullo sviluppo attraverso i piani negli anni dell’industrializzazione. Siracusa 1949-1976 pubblicato sul numero 285 di Italia contemporanea, dicembre 2017 Abstract: Nel 1949, nella rada di Augusta a nord di Siracusa s’insedia la Rasiom di Angelo Moratti. È il punto d’inizio di un tumultuoso processo d’industrializzazione che consegna alla città aretusea il polo petrolchimico più vasto d’Italia. Nel breve volgere di un decennio Siracusa s’ingrossa di nuovi abitanti in gran parte di estrazione rurale, mentre la provincia vede una rapida impennata di redditi e consumi. La classe dirigente locale è chiamata a gestire i processi in corso e a riformulare l’identità urbana tradizionale di città di commercio e cultura, preparandola alle sfide di questa grande trasformazione produttiva e sociale. Il saggio affronta gli anni che vanno dall’avvio della parabola industriale all’inizio del declino, mettendo in evidenza le strategie urbane per lo sviluppo, il conflitto fra vecchi e nuovi modelli, la risposta della classe politica locale alla sfida della programmazione e il ruolo di mediazione dei saperi esperti.

    L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – Il dibattito sullo sviluppo attraverso i piani negli anni dell’industrializzazione. Siracusa 1949-1976


  • Valerio Vetta Ripensare le elezioni del 1953. Il caso della Puglia pubblicato sul numero 285 di Italia contemporanea, dicembre 2017 Abstract: Assumendo la Puglia a osservatorio, il saggio studia le elezioni politiche del 1953 attraverso il rapporto fra politica, comunicazione, società. La ricerca ha preso in esame le ricadute sociali e sulla politica regionale delle riforme attuate dai governi centristi nella prima legislatura repubblicana, dalla riforma agraria a quella elettorale. Avvalendosi di documenti d’archivio e della stampa, è stata poi indagata la comunicazione politica durante la campagna elettorale, dal ruolo ricoperto dall’opinione pubblica alle attività di propaganda condotte su scala regionale, che impegnarono le forze politiche, il mondo cattolico, il governo. Attraverso i dati elettorali, consultati su base comunale e analizzati in rapporto alle territorialità pugliesi, l’esito del voto è stato infine interpretato con le categorie delle appartenenze, degli interessi, delle opinioni e delle emozioni. I risultati scientifici offrono alcune spie per innervare le interpretazioni sugli orientamenti dell’elettorato proposte dalla storiografia nazionale.

    L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – Ripensare le elezioni del 1953. Il caso della Puglia


  • Chiara Martinelli Da "conquista sociale" a "selezione innaturale": le illusioni perdute delle classi differenziali nella scuola media (1962-1971) pubblicato sul numero 285 di Italia contemporanea, dicembre 2017 Abstract: Istituite nel 1962, le classi differenziali della scuola media furono soppresse appena quindici anni dopo. L’articolo sostiene che la loro parabola, lungi dal poter essere inquadrata nel solo alveo della storia scolastica, deve piuttosto essere contestualizzata in quella del riformismo di centro-sinistra, di cui condivise il fallimento. Introdotte per consentire a studenti con lievi deficit intellettivi e problemi caratteriali un recupero più veloce, erano state infatti concepite come un utile mezzo per contrastare le bocciature, ridurre l’abbandono scolastico e ampliare il bacino d’utenza della scuola media unica. Come però fu evidenziato da articoli e inchieste condotti tra il Sessantotto e l’inizio degli anni Settanta, strutture scolastiche obsolete e resistenze della classe docente alla scuola media unica promossero un utilizzo distorto dell’insegnamento differenziale, spesso utilizzato come vero e proprio canale dove immettere tutti quegli alunni le cui condizioni sociali, economiche e culturali rendevano loro difficile seguire il programma.

    L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – Da "conquista sociale" a "selezione innaturale": le illusioni perdute delle classi differenziali nella scuola media (1962-1971)


  • M. Elisabetta Tonizzi I Gap e i gappisti: nuove Storie pubblicato sul numero 285 di Italia contemporanea, dicembre 2017 Abstract: La storia dei Gap, nati nell’ottobre 1943 e principale matrice della movimento della Resistenza italiana, è stata per lungo tempo oggetto di contrastanti e inconciliabili interpretazioni storiografiche. Dal 2014 a oggi molti studi hanno contribuito a ricostruirne criticamente la storia. Tra questi il libro di Luigi Borgomaneri, Li chiamavano terroristi. Storia dei Gap milanesi(1943-1945), Milano, Unicopli, 2015, su cui si basa questa nota.

    L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – I Gap e i gappisti: nuove Storie



  • Camillo Brezzi Balilla blues pubblicato sul numero 285 di Italia contemporanea, dicembre 2017 Abstract: La nota analizza il volume di Ivano Cipriani, Balilla blues. Diario di una liberazione, vincitore del 32° premio Pieve Santo Stefano "Saverio Tutino" per la pubblicazione e la conservazione di diari inediti. Il testo ripercorre la vita dell’autore tra fascismo e Seconda guerra mondiale, fino alla liberazione di Roma.

    L’articolo è disponibile alla pagina: Franco Angeli Edizioni – Balilla blues





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