Milano45: urban game storico
Un gioco per le vie di Milano, dedicato a cittadinanza e scolaresche.
Per informazioni scrivete a milano45@insmli.it.
Contesto di ambientazione storica
Gennaio 1945: mentre in Europa il conflitto vede la Germania avvicinarsi lentamente ma inesorabilmente alla sconfitta, per il Movimento di liberazione italiano la situazione è rischiosa e complicata. Nell’estate del 1944 si era registrata una grande crescita in termini di arruolamenti e di azioni portate a termine con successo. Il proclama Alexander del 13 novembre e i grandi rastrellamenti nazisti e fascisti dell’inverno avevano falcidiato gli organici delle formazioni partigiane sia in pianura che in montagna. Ora, nelle città, lacerate dai bombardamenti e controllate dai nazifascisti, la caccia a chi appartiene alla Resistenza si fa più serrata e accanita. L’appoggio della popolazione diventa fondamentale, per trovare rifugio e nascondere il materiale destinato alla lotta di liberazione (armi, cibo, ma anche stampa propagandistica), o solo semplicemente per non essere denunciati, in attesa della conclusione delle ostilità, che la radio e i giornali clandestini descrivono come sempre più vicina. Così inizia la nostra storia…
Il gioco
Milano45 è il primo urban game storico progettato interamente da PopHistory a Milano e realizzato grazie al finanziamento dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e con la preziosa collaborazione della FIAP (Federazione Italiana Associazioni Partigiane).
La prima edizione si è svolta sabato 6 aprile 2019.
Il gioco è pensato per 20/25 partecipanti, dai 16 anni in su, chiamati a vestire i panni dei componenti di tre brigate milanesi “Giustizia e Libertà” realmente esistite. La durata prevista è di circa quattro ore, in cui i partecipanti incontreranno alcuni protagonisti di quelle vicende e dovranno affrontare una serie di missioni per supportare la Resistenza locale nei primi difficili mesi del 1945.
Si parte infatti dal rigido inverno milanese, in una città lacerata dai bombardamenti e stretta nella morsa terribile del controllo militare tedesco e fascista. In questo clima teso e difficile, saturo di propaganda e reciproci sospetti, i giocatori vestiranno i panni dei volontari della libertà e riceveranno una missione segreta e delicatissima. Per portarla a termine dovranno esplorare la città entrando in contatto con luoghi che furono al centro delle vicende di quegli anni: luoghi “amici”, legati a personaggi e organismi appartenenti alla Resistenza, ma anche e soprattutto luoghi “nemici”, sedi di nuclei segreti di controspionaggio o centri di potere militare fascista e nazista.
Le azioni richieste vanno dallo scattare fotografie, al portare un messaggio in un determinato luogo, al leggere delle scritte su lapidi e palazzi, al risolvere degli enigmi con dei codici di cifratura originali. Per ogni azione conclusa positivamente, la brigata acquisirà l’appoggio di un certo numero di famiglie, che saranno determinati per la vittoria finale.
La ricerca e l’uso “materiale” delle fonti
Nonostante l’aspetto ludico, l’attenzione per l’accuratezza storica è stata massima. Per realizzare Milano45 sono stati consultati un centinaio di fascicoli conservati presso l’archivio dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, che custodisce il corpus documentario completo degli organismi centrali della lotta di liberazione.
Partendo dalle fonti archivistiche si è cercato di ricostruire gli eventi di quel tempo e di ricreare la stessa atmosfera dei primi mesi del 1945. Le riproduzioni dei documenti, delle mappe e delle fotografie originali hanno costituito una componente fondamentale dell’esperienza di gioco, determinante a immergere i giocatori nel flusso della storia che abbiamo fatto vivere loro, che è a sua volta una parte importante della Storia – con la “S” maiuscola – del nostro Paese.
Ma qual era la missione? E quale lo scopo del gioco? Beh, questo è naturalmente “top secret”! Mistero e colpi di scena sono parte fondante dell’efficacia dell’esperienza ludica.
Se volete saperne i più, non vi resta che giocare.
Progetto realizzato insieme a
Con il contributo di