Lucca dice no al partigiano Pertini
di Chiara Nencioni
Pertini, ex Presidente della Repubblica, anzi il più amato fra i Presidenti della Repubblica, il Presidente per antonomasia, Pertini sorridente con la sua pipa, Pertini che esulta trionfante ai mondiali dell’82, Pertini il partigiano, Pertini che ha annunciato da Milano l’insurrezione generale il 23 aprile 1945 contro fascisti e nazisti per la Liberazione del nostro paese, Pertini uno dei padri della nostra Repubblica.
Chi può non riconoscere il ruolo fondamentale di Pertini per la nascita della democrazia nel nostro paese?
Eppure il 17 ottobre il consiglio comunale di Lucca ha respinto, con 17 voti contrari e 12 a favore, la mozione n. 94 del 19 luglio 2023 con la quale si chiedeva di intitolare una via o una piazza della città alla memoria di Sandro Pertini.
Il motivo ufficiale è: “L’amministrazione ha fissato una road map che contiene priorità differenti”. Il vero motivo è, invece, che nella Lucca di destra con simpatie fasciste, dove Casa Pound siete allegramente in consiglio comunale e ha pure un assessore che da essa proviene, la strada a un partigiano non si può proprio intitolare. Neppure se ex Presidente della Repubblica.
E se la votazione non fosse sufficiente a mostrare la deriva fascista di quel consiglio comunale (che fa pari con quello dell’altrettanto toscana Grosseto), lo è inequivocabilmente il motto del Duce
“A noi!” che senza vergogna ha gridato il capogruppo di Fratelli d’Italia, infangando l’aula.
“Siamo a una deriva anticostituzionale e fascistoide che va immediatamente fermata con l’unità e l’azione di tutte le forze democratiche” ha protestato Gianfranco Pagliarulo, Presidente dell’ANPI.
Nel messaggio di fine anno agli Italiani nel 1979, Pertini diceva: “Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi.”
Ecco, è questo il momento di difenderla. “Non armate la vostra mano. Armate il vostro animo” (dal discorso di Pertini ai giovani nel Capodanno ’79).